Ventidue mesi dopo quello sparo di Capodanno nella pro loco di Rosazza, nel Biellese, arriva la sentenza per Emanuele Pozzolo (nella foto). Il parlamentare del gruppo misto, ex Fdi, è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione per porto abusivo di arma da collezione, con pena sospesa e il riconoscimento delle attenuanti generiche, dal Tribunale di Biella. Per l'accusa la pm Paola Francesca Ranieri aveva chiesto una condanna a un anno e mezzo e 3mila euro di multa, contestando al deputato anche il possesso di munizioni da guerra. Accusa per la quale invece Pozzolo è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato": il parlamentare aveva sempre detto di aver acquistato le munizioni in una normale armeria. Disposta anche la confisca dell'arma che ha sparato la notte tra 31 dicembre 2023 e primo gennaio 2024: il mini-revolver "North American Arms" Lr22.
Si chiude così una vicenda che era sfociata in caso politico nel gennaio dello scorso anno. Tutto era accaduto nel corso di una festa privata organizzata per l'ultimo dell'anno in un locale della Pro Loco di Rosazza, nella Valle Cervo, a Nord di Biella. Pozzolo avrebbe mostrato l'arma da collezione a un gruppo di persone quando in circostanze mai chiarite il deputato sostiene di non essere stato lui a sparare - partì accidentalmente un colpo che centrò alla gamba un altro ospite della festa, Luca Campana, parente di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, anch'egli presente alla serata. Campana non venne ferito gravemente dal proiettile, ma l'episodio divenne immediatamente un caso nazionale.
Pozzolo, parlamentare vercellese e all'epoca vicino a Delmastro nel circuito della destra biellese, come detto aveva sostenuto che lo sparo di quel revolver, regolarmente denunciato come arma da collezione, fosse stato accidentale, e che comunque il colpo non fosse partito a lui. La versione non convinse né la Procura né la premier Meloni, che prese le distanze e definì la vicenda "inqualificabile". In pochi giorni Pozzolo fu sospeso dal gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia, poi definitivamente espulso.
L'accusa di lesioni non è stata oggetto della sentenza: Pozzolo aveva infatti risarcito Campana, che aveva di conseguenza ritirato la querela.
Delmastro, ascoltato come teste nel corso del procedimento, aveva invece confermato di essere tra i presenti al party, chiarendo però di trovarsi in un'altra stanza al momento dello sparo e non potendo dire di conseguenza di chi fosse la mano che teneva l'arma. "Viene sgretolata un'altra parte delle accuse montate anche dai media", il commento a caldo di Pozzolo che, insieme al suo legale Andrea Corsaro, ha comunque annunciato ricorso.