L'annuncio che fa sperare: ​"R0 è sceso sotto l'uno"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, parla a diMartedì: "Abbiamo ottenuto risultati che potevamo solo sognare appena qualche settimane fa"

L'annuncio che fa sperare: ​"R0 è sceso sotto l'uno"

"L’R0 (quel parametro che abbiamo imparato a conoscere e che misura l’attività del contagio) è sceso sotto l'uno. È un risultato straordinario se si pensa che poche settimane fa eravamo oltre il 3". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto durante la trasmissione "diMartedì", in onda su La7 e condotta da Giovanni Floris. "È prematuro fare date per la riapertura”, ha spiegato. "Partiremo dalle cose più essenziali per la ripresa come alcune attività produttive. Poi con intelligenza coinvolgeremo anche le persone", ha aggiunto. "I nostri scienziati dicono che il tasso di contagio sia molto probabilmente leggermente sotto 1. C’era una moltiplicazione di tipo esponenziale solo poco tempo fa. La curva cresceva in maniera drammatica".

"Oggi - ha fatto sapere il ministro - possiamo finalmente iniziare a programmare il futuro. Ma con i piedi per terra. La sfida non è vinta e basta poco per rovinare il lavoro fatto finora". La situazione è e resta molto seria. E non si può sottovalutare. "Quello che è importante in questi giorni è che le misure adottate dal governo, e che la maggioranza degli italiani hanno rispettato, stanno iniziando a dare qualche primo risultato. C’è un’oggettiva riduzione degli accessi ai pronto soccorso, ai posti di terapia intensiva, ma guai a pensare che il nemico sia stato sconfitto. Siamo nel pieno della battaglia, dobbiamo continuare ad avere atteggiamenti rigorosi. L’arma che abbiamo è solo quella del distanziamento sociale, di rispettare le regole. Non dobbiamo pensare di avere già vinto la guerra".

Poi Speranza è passato a parlare di cosa verrà dopo. Dopo la fine della serrata. Qualcosa che potrebbe accadere tra poco tempo. Forse appena superate le feste pasquali. La cosiddetta fase due dovrebbe avvenire in due step: il primo (dopo Pasquetta) riguarderebbe piccole aperture per le attività produttive, mentre il secondo (dopo il 4 maggio) interesserebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite dei cittadini. Sarebbe questo l’orientamento emerso nel corso del vertice tenutosi oggi tra il premier, Giuseppe Conte, e il comitato tecnico scientifico.

Su questo punto Speranza è chiaro: "La fase 2 sarà necessaria e dovremo convivere con il virus che non scomparirà. Dovremo organizzare la nostra vita sociale che ci consenta di uscire un po’ alla volta dal lockdown, dalla clausura a cui ci siamo tristemente abituati. Servirà tempo e gradualità". "Serviranno più ospedali Covid e usare le nuove tecnologie", ha aggiunto. "La situazione resta seria e non va sottovalutata.

Ma quello che è evidente negli ultimi giorni che le misure adottate dal governo stanno dando qualche primo risultato. C’è una riduzione della pressione sui pronto soccorso. La direzione è quella giusta, ma guai a pensare che il nemico sia stato sconfitto. Siamo nel pieno della battaglia".

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