Roma Si è ironizzato a lungo sull'idea avanzata dagli attivisti Cinque Stelle di chiedere l'intervento dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) per vigilare sul voto in Sicilia. E ora, a voto ormai archiviato, spuntano le prime denunce di brogli. A fare da battistrada la Procura di Catania che ha aperto un'inchiesta per un presunto caso di broglio che si sarebbe consumato domenica nel comune di Gravina. La notitia criminis è un video comparso ieri sul canale web di Youtube, subito diventato virale. L'autore del video è un uomo di mezza età che entra nell'ufficio elettorale per chiedere se è vero che la propria madre ha votato. L'uomo tiene una telecamera nascosta e sostanzialmente la sua personale indagine porta l'impiegata a prendere l'elenco dei nomi degli anziani residenti in case di cura e case di riposo per vedere se la signora in questione avesse davvero votato. Una volta accertato il fatto, l'uomo spiega all'impiegata che la madre non avrebbe potuto né dovuto farlo dal momento che non è in grado nemmeno di scrivere il proprio nome ed è oltretutto interdetta. Da qui l'uomo inizia una sua personale filippica contro il malcostume di prendere gli anziani delle case di riposo e di portarli ai seggi elettorali. Gli impiegati dell'ufficio poi aggiungono anche il dettaglio, non irrilevante che nel caso specifico, che il seggio è stato direttamente installato nella casa di riposo e lo esortano a proseguire lì la sua inchiesta. Questi però va oltre. Non solo annuncia che si recherà dalla Guardia di Finanza per la denuncia. A mezza voce avanza anche sospetti sul mandante del caso di brogli. Un nome e un cognome corrispondente a quello di uno dei candidati del Partito democratico. Non un candidato qualsiasi, bensì il primo degli eletti all'Assemblea regionale con 33mila preferenze: Luca Sammartino. Che si difende: «In un video postato su Facebook tirano in ballo me, ma c'è una vigilanza sulle operazioni elettorali, c'è un Comune, c'è qualcuno che ha fatto una richiesta, c'è un presidente e un segretario di seggio, c'è qualcuno che ha votato.
Ma perché parlare di me? Proprio di un candidato o di candidati? È evidente che è una cosa costruita, una macchina del fango». Sammartino ha quindi dato mandato ai suoi legali di denunciare l'autore del video per diffamazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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