Politica

Stragi, svolta sulla desecretazioni degli atti

Ai familiari delle vittime il presidente del Consiglio Mario Draghi assicura "massimo impegno per ottenere chiarezza e giustizia sulla ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese"

Stragi, svolta sulla desecretazioni degli atti

"Chiarezza e giustizia, quale contributo importante ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese". È quello che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, promette alle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di Piazza Fontana a Milano, di Piazza della Loggia a Brescia, della Stazione di Bologna e di Ustica, assicurando "il massimo impegno" per rispondere concretamente alle loro richieste.

La promessa del Governo

"Si conferma la determinazione del Governo - si legge in una nota - a far sì che le Amministrazioni diano piena e immediata attuazione alle Direttive del 22 aprile 2014 e del 2 agosto 2021 che dispongono la declassifica ed il versamento straordinario anticipato, all’Archivio centrale dello Stato da parte di tutti i Ministeri di documenti in loro possesso riguardanti le stragi in Italia tra il 1969 e il 1984 e di quelli concernenti l’Organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2".

Per dare impulso alle attività di desecretazione degli atti il Comitato consultivo - istituito per consentire un confronto tra le istituzioni interessate e i rappresentanti della società civile e i familiari delle vittime di stragi - sarà coordinato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, tramite il segretario generale Roberto Chieppa. Questa scelta spegne ogni polemica legata ad Andrea De Pasquale, presidente dell'Archivio di Stato, molto criticato per la gestione del fondo Rauti (l'ex segretario del Msi Pino Rauti).

La soddisfazione della associazioni

"Leggiamo parole non di circostanza del presidente Draghi dopo l’incontro con i familiari delle vittime delle stragi a proposito della desecretazione dei documenti", sottolinea Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera. "Draghi ha espresso un impegno chiaro e netto a dare impulso al Comitato che presiede tale attività precisando anche che non sarà Andrea De Pasquale, attuale capo dell’Archivio centrale, a sovraintenderlo, come chiedevano le associazioni dopo il suo imbarazzante apprezzamento della figura del neofascista Pino Rauti.

Una soluzione - rileva ancora il deputato M5s - che va incontro alle esigenze espresse dai familiari e di cui prendiamo atto con soddisfazione".

Commenti