Strangolata in casa, catturato l'ex. La lettera: "Ho fatto una cavolata"

Assunta Sgarbini, 47 anni e tre figli, uccisa dopo un violento litigio. L'uomo fugge ma è fermato in serata, non si era mosso dal paesino

Strangolata in casa, catturato l'ex. La lettera: "Ho fatto una cavolata"
00:00 00:00

L'ennesima discussione, l'ennesima lite. Lui che insisteva per ricucire il rapporto per una relazione interrotta da poco, lei che continuava a respingerlo. Sarebbe morta strangolata tra le mura di casa Assunta Sgarbini - 47enne madre di tre figli uccisa dall'ex compagno Christian Persico, di cui si erano perse le tracce dopo il femminicidio. Accade tutto ieri mattina a Montecorvino Rovella, piccolo comune del Salernitano. "Tina" - così era conosciuta da tutti - apre la porta all'uomo. Sa già perché è lì. Lui vuole tornare insieme alla donna, non è la prima volta. Lei, però, ha deciso di voltare pagina. Dall'ennesima discussione nasce una lite, al culmine della quale Persico afferra la donna per la gola e le stringe il collo fino a quando non esala l'ultimo respiro. Poi lascia un biglietto alla madre nella quale chiede scusa per quanto fatto - scrive: "Ho fatto una cavolata" - e di farsi cremare. Da allora del 36enne si perdono le tracce, fino al tardo pomeriggio quando viene rintracciato dai carabinieri non lontano dal luogo del delitto, in località San Pietro. La scoperta dell'orrore in località Votraci arriva proprio a seguito della segnalazione fatta dai familiari dell'uomo nel leggere quel biglietto criptico. Al telefono nessuno dei due risponde. Così scatta l'allarme. Arrivati in via monsignor Franchini, i carabinieri trovano il corpo senza vita della 47enne a terra.

Subito parte la caccia all'uomo. Mentre la salma di Tina viene trasferita all'obitorio dell'ospedale di Eboli, la cella del cellulare di Persico viene agganciata nella frazione di Occiano. Alcuni suoi spostamenti sin dal mattino di ieri sono stati inoltre immortalati dalle telecamere di videosorveglianza cittadina e i carabinieri stanno visionando ore di immagini per ricostruire l'intero percorso dell'omicida in fuga. È così che viene catturato. Intanto la Procura di Salerno sta coordinando le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'omicidio.

"Non ci sono mai giunte segnalazioni da parte della coppia. Siamo frastornati da quanto accaduto", ha riferito il sindaco di Montecorvino Rovella Martino D'Onofrio nell'esprimere cordoglio alla famiglia di Tina. "Montecorvino Rovella - ha aggiunto annunciando il lutto cittadino per il giorno dei funerali - piange una sua figlia. La vita della nostra Tina è stata spezzata in modo crudele all'interno delle mura di casa, là dove ognuno dovrebbe sentirsi al sicuro. Il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a chi l'ha conosciuta e amata. La nostra comunità non dimenticherà". La 47enne - che lascia tre figli di 24, 21 e 17 anni avuti da una precedente relazione - sui social appare sempre sorridente. A dominare sono immagini e i video con le amiche e con i figli stessi in attimi di normale quotidianità o in feste spensierate. Sul profilo Facebook dell'omicida, invece, compaiono molte foto di loro due insieme, abbracciati e felici in momenti di vita insieme.

Il 23 dicembre del 2020 posta una foto che li ritrae entrambi sorridenti, accompagnata dalla didascalia: "Quattro anni che ci sopportiamo. Chi l'avrebbe mai detto". Con la morte di Tina il tragico bilancio si attesta ad oltre 60 femminicidi dall'inizio dell'anno in Italia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica