A Strasburgo il ricorso del Cav: "Dal Senato decisione arbitraria"

Aula piena alla Corte Ue dei diritti dell'uomo. Da oggi 17 giudici decideranno sulla legittimità della decadenza di Berlusconi

A Strasburgo il ricorso del Cav: "Dal Senato decisione arbitraria"

Aula stracolma: avvocati, studenti, giornalisti e semplici curiosi si sono accaparrati in questi mesi i posti disponibili e riempiono questa mattina l'aula della Grand Chamber della Corte europea dei diritti dell'Uomo, chiamata a decidere sulla legittimità della estromissione di Silvio Berlusconi dal Senato italiano.

Gli avvocati italiani di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Franco Coppi, sono stati i primi a entrare in aula, raggiunti poco dopo dagli specialisti di diritto internazionale che prenderanno per primi la parola. Nei banchi opposti, gli avvocati nominati dal Governo italiano per difendere la legittimità della decadenza di Berlusconi. La Corte è presieduta dalla tedesca Angelika Nussberger e composta da altri sedici giudici. L'Italia è rappresentata da Ida Caracciolo, docente di diritto internazionale a Napoli.

La Nussberger ha dichiarato aperta l'udienza, ricapitolando i passaggi della vicenda e dando la parola a Maria Giulia Civinini, una degli avvocati del governo italiano. L'affare è inedito, ha premesso la Civinini, ma il governo italiano ha rispettato la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e nessun articolo può essere applicato contro il governo italiano, ha detto. I diritti di Berlusconi sono stai scrupolosamente garantiti e tutti i i passaggi sono stati minuziosamente rispettati; la decisione non era arbitraria ma legale e giuridicamente motivata, rispettando in teoria e in pratica la Convenzione europea dei diritti dell'Uomo.

La norma Severino non è persecutrice nè ad personam, ha aggiunto la Civinini. La legge d'altronde è il punto di arrivo del progetto varato dal governo Berlusconi nel 2010 e ha avuto un ampio sostegno parlamentare, con solo diciannove voti contrari. La legge Severino si applica solo per le condanne superiori ai due anni per crimini gravi e il ricorrente è stato condannato a quattro anni per frode fiscale, un crimine contrario al buon governo e destabilizzante per il bene pubblico, ha concluso la Civinini lasciando la parola a Edward Fitzgerald, uno dei difensori di Berlusconi.

Il Senato, dice Fitzgerald, si è appoggiato su una legge non applicabile ai tempi del delitto. È stata una decisione arbitraria e sproporzionata, priva di possibilità di appello. Nessun tribunale ha potuto esaminare finora la decisione del Senato. È la prima volta nella storia d'Italia che un eletto viene fatto decadere dal suo ufficio. Il governo italiano non sa spiegare perché è stato fatto decadere Berlusconi ma non Minzolini (anche lui condannato in via definitiva, ndr). Vuol dire che le norme non sono chiare, e se la norma non è chiara esiste un rischio di abuso, ogni governo, ogni maggioranza potrà privare un rappresentante del suo mandato. Questo è incompatibile con lo Stato di diritto, ha concluso Fitzgerald.

La parola passa a un altro difensore del Cavaliere, Bruno Nascimbene, che si è soffermato sulla natura penale della legge Severino, che impedirebbe la sua applicazione retroattiva.

"Le etichette non contano - dice Nascimbene - e la Corte di Strasburgo lo ha sempre sancito. Conta la sostanza delle norme. E come fa una sanzione così grave, di una severità estrema, che priva un cittadino dei diritti politici da sei a tredici anni, non essere penale?"

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