Ecco il "brigante" che ha sottomesso il Pd

Il Pd, che da sempre si propone come motore della democrazia del Paese, come riserva delle "migliori" risorse, si è fatto bullizzare in religioso silenzio

Ecco il "brigante" che ha sottomesso il Pd
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Ghino di Tacco? Nulla al confronto di Giuseppe Conte. Con una differenza assoluta: il brigante medievale, riproposto da Bettino Craxi, negli anni Ottanta del secolo scorso, esercitava il suo "arbitraggio" su tutti quelli che transitavano sotto la sua fortezza di Radicofani. Un atto di signoria di fatto, che si rivolgeva a ogni viandante: così come il "posto di blocco politico" (parole di Eugenio Scalfari) esercitato da Craxi valeva sia verso la Dc, sia verso il Pci. I briganti sono così, non fanno distinzioni. E anche per questo possono diventare mito di una sorta di giustizia.

Giuseppe Conte, che nulla ha a che vedere con la personalità di Ghino (tantomeno di Bettino), invece si applica solo sul Pd, maramaldeggiandolo, diventandone esaminatore, pubblico ministero e poi alla fine giudice inappellabile. C'è chi ha già segnalato questa strana evoluzione dell'Avvocato del Popolo, come amava definirsi il leader del M5S quando era "solo" la testa di legno del movimento grillino a Palazzo Chigi. Poi ne ha fatta di strada, flirtando con i cinesi sulla "via della seta" e indifferentemente con Donald Trump che lo ripagava, vezzeggiandolo con i tweet (allora non si chiamava ancora X), storpiandone il nome in "Giuseppi". E poi, come accade spesso, sacrificando il "padre" Grillo, sull'altare del suo potere, per edificare la nuova rocca di Radicofani.

Giuseppi di Volturara Appula (il paese del Foggiano che gli ha dato i natali) dopo aver tentennato, con il pollice che poteva anche essere "verso", ha deciso che Matteo Ricci va bene. Il campo largo nelle Marche è assicurato; l'indagine che riguarda il candidato Pd ha già ricevuto la sentenza: "Non ci sono elementi a carico della sua colpevolezza". Ma come gli viene in mente, di emettere un giudizio? Indagini, tribunali, processi, sentenze? Un dettaglio, basta Giuseppi. E per non farsi mancare nulla, Conte, dopo l'interrogatorio cui è stato sottoposto Ricci ha aggiunto serafico: "Abbiamo apprezzato che abbia risposto con massima puntualità e trasparenza". E come fa a saperlo? Dispone di tutte le carte delle indagini? Ha assistito all'interrogatorio? Il Gip gli ha fatto una soffiata? Intendiamoci, nulla contro Ricci. Il garantismo è assoluto e preventivo, non richiede informazioni privilegiate, si accontenta della Costituzione, per la quale un cittadino qualunque cittadino, iscritto al Pd o a Fratelli d'Italia, o senza alcuna adesione a partiti e associazioni - è innocente fino al terzo grado di giudizio. Non si cercano anticipazioni o sussurri dalle Procure. Invece Conte non solo le cerca, ma dice di averle trovate. L'Avvocato del Popolo evidentemente ha dimestichezza con i Tribunali del Popolo. Ma non con la Giustizia. Ma se questo è Giuseppe Conte e se questo leader va bene agli eredi dei grillini è nelle cose della democrazia rappresentativa, ciascuno si fa rappresentare da chi crede simile a lui non si capisce che cosa sia diventato il Pd. Il partito erede del Pci di Berlinguer e di quella parte di Dc da sempre rivolta a sinistra che poi diventò Margherita o giù di lì orgogliosamente radicata nei valori progressisti, è rimasto a cuccia, in attesa del vaticinio di Giuseppi. Il Pd, che da sempre si propone come motore della democrazia del Paese, come riserva delle "migliori" risorse, si è fatto bullizzare in religioso silenzio, senza moti di orgoglio, senza reazioni o soprassalti di dignità. Ha accettato quietamente la sentenza di Conte, offrendosi a una sorta di "bondage" inspiegabile, deciso da un presunto moralizzatore che ha ideato la "scassaforte" del 110%, che ha disastrato i conti pubblici italiani, più di quanto avesse provveduto il Reddito di cittadinanza, distribuito da un Inps asservito alla politica, senza rispetto del controllo delle risorse erogate, a chi forse non ne aveva titolo e bisogno.

Il Ghino foggiano forse ha rivelato la nuova (o vecchia?) vocazione del Pd: l'occupazione del potere, a ogni costo, con ogni compagnia utile, senza moralità ma con moltissimo moralismo. E poi, dopo le Marche (con un candidato Pd ormai solo di facciata, ostaggio reale del M5S), verrà il turno della Campania. Con un candidato M5S a denominazione di origine controllata.

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