La stretta del Viminale: zone rosse nelle città

La direttiva di Piantedosi ai prefetti per la notte di Capodanno. Divieto per i soggetti pericolosi

La stretta del Viminale: zone rosse nelle città
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Un Capodanno in sicurezza. Questa la parola d'ordine che traduce gli obiettivi del governo. Si vuole evitare in tutti i modi che si ripetano - soprattutto nei centri storici delle grandi città dove sono attese le massime concentrazioni di persone - incidenti come quelli occorsi a Milano durante il capodanno di due anni fa, quando molte ragazze denunciarono violenze e molestie da parte di giovani che si muovevano «in branco».

E per ottenere questo risultato il Viminale ha inviato a prefetti e questori una direttiva voluta dallo stesso ministro Matteo Piantedosi per individuare le «zone rosse» dove applicare norme più stringenti per garantire la sicurezza di tutti a partire dal divieto di accesso per tutti coloro che hanno precedenti penali o sono stati già in passato segnalati come soggetti pericolosi.

Il modello, avverte una nota dello stesso ministero, è quello già predisposto da Milano dove la Prefettura ha disposto il «divieto di stazionamento», per persone «che abbiano atteggiamenti minacciosi o molesti, e precedenti per droga, furto, rapina, danneggiamento, detenzione di armi». Scatta alle 18 di oggi, e sarà valido sino alle 6 di domani mattina, il divieto di vendere bevande in bottiglie e contenitori di vetro e lattine e bevande superalcoliche al di fuori degli esercizi pubblici. Il sistema delle zone rosse, d'altronde, non è nuovo. Da alcuni mesi, infatti, è in vigore sia a Bologna che a Firenze. È la stessa nota del Viminale a ricordarlo sottolineando il bilancio: «negli ultimi tre mesi sono state allontanate o fermate 105 persone a fronte di oltre 14mila controlli».

Sulla misura solleva alcune perplessità il consiglio direttivo della Camera penale di Milano. «Non possiamo, da avvocati penalisti - recita il comunicato -, non preoccuparci per i riflessi che il provvedimento determina sulle garanzie individuali. Allarma il fatto che diritti tutelati a livello costituzionale vengano compressi con provvedimenti dai contenuti che rimandano a categorie impalpabili («atteggiamenti aggressivi»; «concreto pericolo per la sicurezza pubblica»)». Ad allarmare i penalisti milanesi è poi il fatto che il provvedimento amministrativo si rivolga «contro persone destinatarie di mera segnalazione all'autorità giudiziaria», dato questo - sottolineano - «contrario al principio della presunzione di non colpevolezza». Le «zone rosse», ricorda il Viminale, vengono individuate soprattutto in quei «contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, come le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe, nonché le piazze dello spaccio». Le misure restrittive saranno applicate anche nelle zone di massima concentrazione di persone: non solo i centri storici e le aree più commerciali e le vie della movida». In vista del Capodanno, «l'applicazione delle zone rosse rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste», sottolinea Piantedosi.

Proseguono intanto in tutta Italia i controlli delle forze dell'ordine contro la fabbricazione e la vendita di fuochi d'artificio illegali o non sicuri. Spauracchio del Capodanno 2025 è la cosiddetta «bomba Sinner», battezzata in onore del tennista italiano numero 1 al mondo secondo la discutibile usanza, nata decenni fa con la celebre «bomba Maradona», di dare ai botti di Capodanno i nomi di campioni dello sport.

In molte città - ma non a Napoli e a Milano - sono scattati i divieti di uso di fuochi d'artificio.

Da Roma a Firenze, da Reggio Calabria ad Aosta, stop a fuochi d'artificio e petardi da questa sera fino all'Epifania. Con multe anche di 500 euro. Nell'elenco delle città virtuose anche capoluoghi come Bolzano e Venezia dove il divieto d'uso di petardi è in vigore tutto l'anno.

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Avatar di AlbericodaBarbiano AlbericodaBarbiano
31 Dic 2024 - 11:29
Concordo sulla necessità di aumentare la sicurezza, ma non capisco a che serva vietare una piazza ad una persona con precedenti se questa stessa persona non commette reati da anni....spero ci siano linee guida chiare se no si darà solo lavoro agli avvocati.

E poi ho letto che a Bologna e Firenze sono state allontanate un centinaio di persone su 14mila controllate, cioè lo 0 virgola qualcosa....non so quanto effettivamente possa essere un provvedimento risolutivo e lo dico fuori da ogni polemica politica di parte.
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Avatar di AlbericodaBarbiano AlbericodaBarbiano
31 Dic 2024 - 11:29
Concordo sulla necessità di aumentare la sicurezza, ma non capisco a che serva vietare una piazza ad una persona con precedenti se questa stessa persona non commette reati da anni....spero ci siano linee guida chiare se no si darà solo lavoro agli avvocati.

E poi ho letto che a Bologna e Firenze sono state allontanate un centinaio di persone su 14mila controllate, cioè lo 0 virgola qualcosa....non so quanto effettivamente possa essere un provvedimento risolutivo e lo dico fuori da ogni polemica politica di parte.
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