Valeria Robecco
New York Un miliardo di dollari per uno stupro. È il risarcimento record che una giuria della Georgia ha assegnato a una ragazza violentata da un vigilante quando era minorenne. Tutto è accaduto nel 2012, quando Hope Cheston aveva 14 anni e stava facendo un picnic con il fidanzatino in un complesso residenziale vicino ad Atlanta. A un certo punto è stata avvicinata da una guardia armata che ha ordinato al ragazzo di non muoversi, e poi l'ha stuprata. L'agente Brandon Lamar Zachary, all'epoca 22enne, è stato condannato a 20 anni di carcere. Ma tre anni fa la madre di Hope ha fatto causa a nome della figlia, ancora minorenne, contro la Crime Prevention Agency, la società per cui lavorava l'aggressore. Sostenendo che questa aveva il «dovere di sorvegliare adeguatamente il proprio responsabile della sicurezza» quando si è verificato l'incidente. Inoltre è stata accusata di negligenza nel mantenere il luogo sicuro in oltre una decina di occasioni diverse. Il giudice aveva già stabilito la responsabilità della società, ma ora è stata determinata la cifra record di un miliardo di dollari di danni.
Jeff Dion, direttore della National Crime Victim Bar Association, ha spiegato che verdetti per decine di milioni di dollari, o anche centinaia di milioni, non sono rari, ma una sentenza da un miliardo in un caso con una sola vittima è un vero record. «La giuria sta chiaramente cercando di inviare un messaggio sulla cattiva condotta della compagnia», ha aggiunto. La decisione non ha solo un enorme valore economico, ma anche un importante significato simbolico per tutte le giovani vittime di stupro. Tanto che dopo il verdetto tutta la giuria della contea di Clayton è corsa ad abbracciare la ragazza, oggi 20enne, e la madre. «È una delle più grandi vittorie per le donne», ha esultato l'avvocato della vittima, Chris Stewart. «Quello che rappresenta questa cifra è la cosa più importante».
«Non ci interessa quanto finiremo per avere da questa azienda, sappiamo che non posseggono un miliardo di dollari ma abbiamo già avuto la nostra grande vittoria, per la mia cliente e per le altre vittime». «La mia infanzia è stata rubata - ha commentato Hope - ma questo caso dimostra che ci sono persone che si preoccupano del valore di una donna».
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