Sui barconi anche un morto e immigrati malati. Una donna: mio figlio gettato in mare

Sui barconi anche un morto e immigrati malati. Una donna: mio figlio gettato in mare

Pozzallo (Rg) È un flusso continuo a senso unico dalla Libia alle coste della Penisola. Il bel tempo incoraggia le partenze, tante, troppe. E l'Italia continua a cercare: barconi e pescherecci in avaria, gommoni semi affondati che lanciano l'Sos, i naufraghi, mentre alcuni di questi affondano tra i flutti, e cerca i tanti cadaveri che solo talvolta il mare restituisce, e che hanno fatto del Canale di Sicilia un triste cimitero.
Anche ieri si è continuato a sbarcare in Sicilia e a Reggio Calabria. Sono 2.194 gli immigrati soccorsi in mare nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. A bordo della nave appoggio della Marina militare S. Giorgio con 1.023 immigrati c'era pure un cadavere, ripescato giorni addietro a 40 miglia dalla Libia, quando furono salvate dodici persone, mentre la corvetta Sfinge perlustrava la zona alla ricerca di altri eventuali naufraghi. Un neonato di appena 20 giorni è stato portato in ospedale per precauzione. Un altro sarebbe stato gettato in mare appena nato. Lo si è appreso dall'agghiacciante testimonianza della mamma, giunta al porto di Pozzallo, che ha raccontato di avere partorito sul barcone e di essere svenuta, ma il piccolo, che pare non stesse bene, al suo risveglio non c'era più.
La nave militare Etna ha sbarcato ieri a Trapani 1.171 immigrati soccorsi in cinque operazioni. Tra i profughi ci sono 87 minori e 193 donne, di cui due incinte. È stato ricoverato all'ospedale di Ragusa un immigrato con febbre molto alta. Facevano parte dello stesso gruppo sette donne incinte, ricoverate a Modica e Ragusa, e diversi bambini ricoverati per controlli. La forzata convivenza tra locali e immigrati sfocia talvolta in proteste. «Nessun razzismo - dicono gli italiani - ma siamo dinanzi a un esodo biblico». I centri d'accoglienza sono al collasso e da quelli più gravati gli ospiti sono trasferiti su charter messi a disposizione dal ministero dell'Interno per fare posto ai nuovi arrivi. Ieri e martedì sono stati effettuati trasferimenti dalla Sicilia al Nord Italia.
Servono risorse. Ancora. Lo ha detto il presidente designato dal Consiglio europeo Jean-Claude Juncker ribadendo che i problemi dell'immigrazione non sono solo dei Paesi del Sud, ma di tutta l'Europa. Nel documento programmatico ha indicato che un budget di 90 milioni per Frontex non basta. E siccome si vuole - almeno nelle intenzioni - una nuova politica per l'immigrazione legale, Juncker ha annunciato che nominerà un commissario speciale per l'immigrazione che lavori con l'Europa e con i Paesi più interessati. Intanto la polizia giudiziaria lavora a ritmo serrato.

In poche ore sono stati individuati otto presunti scafisti tra Reggio Calabria e Pozzallo. C'è stato l'incidente probatorio dello sbarco del 1° luglio, in cui persero la vita 45 immigrati soffocati nella stiva del barcone. I testimoni hanno riconosciuto gli scafisti che restano in carcere.

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