Anche i vertici cambiano e questa volta è in videoconferenza che s'incontrano i tre leader del centrodestra. Nel pomeriggio Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si collegano in audio e video, si fanno così gli auguri di Natale e discutono delle candidature regionali alle prossime elezioni aministrative.
Dovevano vedersi questo week end per sciogliere il nodo più urgente, quello dell'Abruzzo, prima regione che va al voto il 10 febbraio, con le liste da presentare un mese prima. Ma tra l'allungamento dei tempi in Senato della manovra e gli impegni del Capitano si è arrivati alla pre-vigilia di Natale. Per la prima volta, dunque, è stata una videotelefonata ad allungare la vita della coalizione. Dimostrando che l'accordo tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia tiene, almeno sulle amministrative. «Il clima era allegro e cordiale», assicurano a villa San Martino, dove il Cavaliere si è collegato con il vicepremier leghista, in visita alla casa di cura per anziani di Milano «Pio Albergo Trivulzio» e con la Meloni, nella Capitale.
I leader del centrodestra hanno dato il via libera ufficiale alla candidatura alla presidenza della Regione Abruzzo del senatore di Fdi di Marco Marsilio, «concordemente ritenuto - dice una nota comune - il più idoneo a dare risposte adeguate alle attese della sua regione dopo i disastri prodotti dalla sinistra in questi anni».
Qualche maldipancia tra gli azzurri c'è stato, perché avevano una terna di candidati che i sondaggi valutavano buoni, ma la spartizione concordata dai vertici ha retto e Berlusconi già lunedì scorso ha dato il suo ok a Marsilio, pubblicamente elogiato come «miglior candidato». Si annunciava un vertice a breve, però, perché mancava il via libera di Salvini e la Meloni cominciava ad innervosirsi. «Mandando tutto alle calende greche commentava uno dei suoi -, Salvini penalizzerà la coalizione e ci farà perdere anche l'Abruzzo». Si evocava il precedente delle ultime regionali nel Lazio, dove il centrodestra «solo in zona Cesarini trovò l'accordo di compromesso su Stefano Parisi, che partì in ritardo». Fdi temeva che la Lega avesse una strategia precisa, quella di rinviare l'avvio della campagna elettorale in Abruzzo «per far perdere ogni possibilità di vittoria alla coalizione e togliere forza a Marsilio». Ma ieri la «benedizione» di Salvini è arrivata e i tre leader dovranno incontrarsi dopo le feste, per definire le altre candidature e fare il punto della situazione.
Per la Sardegna l'accordo c'è sul candidato-governatore della Lega, il segretario del Partito Sardo d'Azione Christian Solinas. Per il Piemonte è stato scelto da Fi l'eurodeputato Alberto Cirio.
In Basilicata, dove si voterà il 26 maggio, il centrodestra dovrebbe puntare su un candidato civico vicino agli azzurri. E in Calabria, per ottobre prossimo, c'è un quasi accordo su Mario Occhiuto di Fi, attuale sindaco di Cosenza e fratello di Roberto, vicepresidente vicario del gruppo alla Camera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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