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Tagli ai vitalizi: 20 ex deputati sono pronti alla battaglia

Tagli ai vitalizi: 20 ex deputati sono pronti alla battaglia

Roma - L'avanguardia dei Venti, vecchietti ma forti, è pronta alla pugna, costi quel che costi. Il ricorso alla magistratura amministrativa pure, a firma dell'avvocato Maurizio Paniz, già parlamentare di Forza Italia ed esperto di una materia scivolosa, specie di questi tempi, quale gli appannaggi di chi fa politica e la decurtazione dei medesimi. «Non si può prendere una categoria sì, un'altra no, a seconda del vento che tira, di ciò che pretende la piazza», il grido di battaglia di Paniz.

I suoi venti ex colleghi (lui compreso? «Non ho ancora deciso») si opporranno alla delibera del Consiglio di Presidenza di Montecitorio che il 22 marzo scorso ha imposto agli «ex» onorevoli un «contributo di solidarietà». Si trattava di fronteggiare la pressante, chiassosa richiesta grillina di cancellare del tutto, o quasi, le pensioni dei parlamentari, e il Pd non ha trovato di meglio che varare l'ennesima misura «transitoria». Un taglio in percentuale al vitalizio che, per gli assistiti di Paniz rischia di costare da 600 a 1500 euro il mese, mica bruscolini. Il presupposto dei ricorrenti è che non vi sia anzitutto il presupposto della «transitorietà», già sancito dalla Corte costituzionale nel 2013. Anche perché già altre volte sono state varate misure del genere. Paniz è ancora più tranchant, rispetto al ricorso che sarà presentato nei 30 giorni successivi alla comunicazione agli interessati: «Qui si tratta di far rispettare i principi basilari della legge, primo fra tutti quello d'uguaglianza. Se si vuole stabilire una decurtazione a tutte le pensioni, noi saremo i primi... Ma non possono prenderci come agnelli sacrificali... E poi, perché a noi ex, e non ai parlamentari attivi? O ai magistrati? Anzi, ricordo bene che quando il governo Monti aveva tagliato le loro pensioni, la Consulta aveva dato torto al governo...».

Il provvedimento riguarda gli assegni annui superiori ai 70mila euro; i vitalizi vengono tagliati del 10 per cento fino a 80mila, del 20 fino a 90mila, del 30 fino a centomila, del 40 oltre. Tra i ricorrenti, «ex» di ogni schieramento politico.

«Ma prima della presentazione del ricorso, i nomi non li dico neanche sotto tortura», dice Paniz.

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