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Tajani critica il governo: "Folle politica estera, Italia mai così isolata"

Il presidente del Parlamento europeo è intervenuto sulla crisi in corso tra Italia e Francia: "Passiamo dalla parte del torto per i capricci i Di Maio". Bernini: "Moavero, batti un colpo"

Tajani critica il governo: "Folle politica estera, Italia mai così isolata"

La decisione di Parigi di richiamare il suo ambasciatore in Italia è "l'ennesima conferma della folle politica estera di questo governo che dichiara guerra al mondo intero e va a sostenere i violenti, che distruggono e tirano bottiglie molotov contro la polizia". Lo ha affermato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

"Siamo isolati come mai - ha aggiunto Tajani parlando con i giornalisti a Bruxelles - è gravissimo che il governo si sia schierato con Maduro, è gravissimo che si vada a sostenere un violento come il leader dei gilet gialli".

Secondo il presidente del Parlamento europeo, a "pagare il prezzo" delle azioni del governo "sono gli italiani, perché la Francia ha le sue responsabilità, ma si rischia di passare dalla parte della ragione alla parte del torto per i capricci di un inesperto vice primo ministro", ha affermato riferendosi alle azioni di Luigi Di Maio.

"Il vicepremier Di Maio - ha spiegato Tajani - poteva benissimo risparmiarsi questa missione lampo in Francia, per andare a fare patti con coloro che tirano le molotov contro la Polizia, che distruggono i negozi. Noi stiamo dalla parte delle forze dell'ordine e dalla parte dei commercianti e di tutti coloro che producono, creando occupazione. E tutto questo soltanto per cercare di fare un gruppo parlamentare dopo le elezioni di maggio: è veramente triste, squallido".

Della stessa idea il capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini. "Il richiamo dell'ambasciatore francese è l'inevitabile epilogo di una serie di inutili e scomposte provocazioni da parte del governo e un ulteriore, pessimo segnale dell'isolamento internazionale in cui è caduta l'Italia", ha dichiarato Bernini.

"La crisi con la Francia - ha poi concluso rivolgendosi al ministro degli Esteri italiano - non solo mette a rischio i rapporti commerciali tra i due Paesi e dunque tante nostre imprese, ma complica anche il dossier Tav e i colloqui in corso sulla giustizia. Un capolavoro diplomatico.

Moavero, se c'è, sarebbe davvero l'ora che battesse un colpo".

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