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La tangente nella valigetta: si dimette un fedelissimo di De Luca

La tangente nella valigetta: si dimette un fedelissimo di De Luca

Napoli - Ciriaco e Giuseppe De Mita, e poi Fulvio Bonavitacola. E ancora valigette con finte mazzette e veri appalti da pilotare. E la tracotanza di chi sa di poter «giostrare» in autonomia bandi e gare lucrando sull'emergenza rifiuti. Saltano fuori nomi eccellenti dalla terza puntata dell'inchiesta di Fanpage, che punta al cuore del sistema della Sma, la società ambientale in house della Regione Campania, e prende nella rete Biagio Iacolare e Mario Rori Oliviero, consigliere comunale a Ercolano. Entrambi «delfini» dei De Mita zio e nipote (estranei alla vicenda) e «registi» di quella che appare come una vera e propria trattativa illecita per affidare all'ex boss Nunzio Perrella infiltratosi per conto del giornale on line nel vecchio giro lucrosi affari per lo smaltimento dei fanghi.

«Voi ce lo indicate pure dove smaltite, ma a noi non ce ne fotte. Diciotto mesi, due anni e ci guadagniamo una bella cosa di soldi», dice Oliviero il 9 febbraio incontrando Perrella e proponendogli il pagamento di una tangente da 50mila euro divisa in due tranche. «È un gesto di garbo», aggiunge Oliviero. «Un gesto di garbo, hai capito? Li teniamo sul braccio, 25mila euro...», sottolinea indicando l'orologio. Perrella acconsente e chiede qualche giorno per recuperare i contanti per «il contributo per la campagna elettorale» (Oliviero è candidato al Senato, ndr). Però, nel corso dell'ultimo appuntamento l'ex padrino gli rifilerà una 24 ore zeppa di rifiuti. Oliviero non sospetta nulla, la imbraccia e va via convinto di aver portato a casa l'intero ammontare della mazzetta.

Nel video c'è spazio anche per Iacolare, esponente di spicco dell'Udc, piazzato ai vertici della Sma da Vincenzo De Luca, ieri ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza. È lui a incontrare Perrella in un hotel al Centro direzionale, insieme all'onnipresente Oliviero, e a spiegare la necessità di fare un «passaggio politico» col vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola (non indagato), fedelissimo di De Luca ed ex deputato Pd a Salerno. «Io sono stato messo qui, sono l'espressione di un governo di questa regione» spiega Iacolare, indagato nel 2014 nell'ambito di un'inchiesta sul clan Polverino di Marano e poi prescritto. L'accordo chiuso a tavolino prevede che l'azienda di Perrella ottenga i lavori aggirando le gare e ricorrendo alla somma urgenza. Con un costo reale di 95 euro a tonnellata, arriverà a guadagnarne 230.

Da dividere poi secondo un preciso tariffario.

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