L ivello di pericolo da «moderato» ad «alto». Una task force europea. Il coronavirus diventa emergenza per Bruxelles. Che nella settimana peggiore per le Borse dal tonfo di Lehman Brothers annuncia una sorta di «whatever it takes» che riecheggia le storiche parole del 2012 di Mario Draghi da numero uno della Bce, per arginare il tracollo. «Il virus sta continuando a diffondersi», ha detto la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen riferendosi alle stime dell'agenzia europea Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie che ha annunciato il salto di livello di rischio dell'infezione da moderato ad alto. «Sono necessarie molte azioni, sfaccettate e complicate, e stiamo lavorando intensamente. L'Unione europea ha agito in modo tempestivo, ha immediatamente attivato il sistema di allarme, lavora con gli stati membri e coordina le misure nazionali per avere un approccio coordinato per contenere il virus», ha aggiunto. Per questo la Commissione ha lanciato il «Corona response team», una task force per affrontare le conseguenze dell'epidemia e di cui fanno parte i commissari europei Paolo Gentiloni (Economia), Janez Lenarcic (Gestione crisi), Ylva Johansson (Interni), Stella Kyriakides (Salute), e Adina Valean (Trasporti). Domani ci sarà una riunione telefonica tra i ministri dell'economia del G7 e dell'Eurogruppo per stabilire «un'azione concertata» sull'epidemia.
Nel frattempo lo scenario è buio, l'Ocse ha tagliato le stime di crescita globale di mezzo punto, col Pil che nel 2020 dovrebbe attestarsi al 2,4. Per l'Italia invece sarà crescita zero, è la cupa previsione: stagnazione per il 2020 (-0,4 punti rispetto a novembre). Contro quello che l'organizzazione definisce «il più grande pericolo» dai tempi della crisi finanziaria, Bruxelles sarà flessibile, «è pronta a utilizzare tutte le opzioni e gli strumenti a disposizione per sostenere la crescita - dice Gentiloni - abbiamo la clausola circostanze eccezionali. Vediamo materializzarsi i rischi di battuta d'arresto, anche se è presto per misurarne l'impatto», ha detto anche il commissario Ue. «Questo non significa che possiamo minimizzare la situazione. Il quadro dipinto due settimane fa, che prevedeva una ripresa ridimensionata, con una rapida discesa seguita da un altrettanto veloce risalita, non può essere data per scontata e potrebbe rivelarsi ottimistica», ha aggiunto Gentiloni, precisando che per questo «serve una risposta organica e coordinata per reagire all'emergenza e saranno valutate le misure appropriate, quando necessarie». Le regole europee prevedono spazi di flessibilità in caso di emergenza, e la commissione «valuterà le richieste dei vari stati con spirito collaborativo e di solidarietà». Misure precise e interventi richiesti a livello europeo anche dai sindacati di categoria però devono ancora essere definiti, non si sa ancora con che tempistiche.
Intanto l'infezione cresce anche in Europa. Il Portogallo registra i primi due casi: un uomo che era stato di recente in Italia, un altro che rientrava dalla Spagna. Anche lo scrittore Luis Sepúlveda e la moglie sono risultati positivi dopo essere tornati a casa da un festival letterario in Portogallo. I sei nuovi casi confermati in Belgio riguardano persone che sono state di recente nel Nord Italia.
Il consiglio di sicurezza della Repubblica Ceca ha sospeso i voli da Milano, Bologna, Venezia e dalla Corea del Sud. Le misure sono state prese in seguito ai primi tre casi di contagio nel Paese. La Croazia ha accertato un nuovo caso su otto totali, di cui cinque a Fiume e tre nella capitale Zagabria.
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