Coronavirus

Il tecnico del governo vuole annullare il voto "Nessun bavaglio a milioni di italiani"

Ricciardi evoca il rinvio delle Regionali e delle lezioni se salgono i contagi, poi la goffa rettifica. Ira del centrodestra

Il tecnico del governo vuole annullare il voto "Nessun bavaglio a milioni di italiani"

L' apertura delle scuole ci sarà il 14 settembre? E le elezioni regionali il 20 e il 21 settembre? «Se la circolazione del virus ri-aumenta ci troveremo nelle condizioni in cui sono messe a rischio». La bomba politica viene innescata di prima mattina dalle dichiarazioni del consulente del governo e professore di Igiene all'Università Cattolica Walter Ricciardi, ospite della trasmissione di Raitre Agorà Estate. «Dobbiamo mettere sotto controllo la curva epidemica che si è rialzata - ha detto -: da noi poco ma in altri Paesi, come la Spagna e la Croazia, si è rialzata moltissimo. Ecco, in quei Paesi oggi non si potrebbe votare. In Italia ancora sì, e a maggior ragione si potrà votare se tutte le fasce di età, soprattutto quella tra i 20 e i 40 anni, modificheranno positivamente i propri comportamenti. Se questo viene fatto sicuramente si potrà andare a votare e sicuramente si potrà riprendere la scuola. Se invece questo non succede e la circolazione del virus riaumenta - ha concluso Ricciardi - ci troveremo nelle condizioni, come in altri Paesi, in cui queste attività sono messe a rischio, ma speriamo di no».

Insorgono tutti. L'opposizione attacca dopo che già Giorgia Meloni aveva già messo in guardia da uno scenario da elezioni posticipate. Forza Italia con Anna Maria Bernini chiede al governo di «smentire subito» le parole di Ricciardi e l'ipotesi di un rinvio del voto. Il consulente è costretto a fare marcia indietro, a chiarire, a contestualizzare: «Non ho mai detto che la riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia. Le scuole riapriranno e si sta facendo di tutto per riaprirle in sicurezza. Parlavo di altri Paesi dove la curva dei contagi si è rialzata in modo preoccupante. In Italia, fortunatamente, non è ancora così e dobbiamo fare di tutto per tenere la situazione sotto controllo». Deve intervenire anche il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ai microfoni del Tg1: «L'apertura della scuola non è a rischio. Abbiamo il dovere morale di riaprire tutte le nostre scuole. È una priorità del Paese ed è una priorità assoluta del governo. L'operazione è molto complessa, ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata». E sulle preoccupazioni dei presidi per le responsabilità in caso di contagi da Covid-19 negli istituti ha risposto: «Non devono avere timore. Abbiamo lavorato a norme di sicurezza che permettano loro di evitare di incorrere in rischi di responsabilità sia penale che civile».

Ma la polemica ormai è un polverone. «Il governo teme le elezioni regionali di settembre e manda avanti un consulente per paventarne il rinvio. Non si sognino minimamente di mettere nuovamente bavaglio a milioni di cittadini». «Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta»(cit)» twitta l'azzurra Mariastella Gelmini. Attacca anche il governatore ligure, Giovanni Toti: «Tal Ricciardi, consulente del Governo, ventila l'ipotesi di un ulteriore rinvio del voto. Questa eventualità non può accadere e trovo eversivo che un signore non eletto da nessuno possa anche semplicemente ipotizzare, sarebbe la dimostrazione che il Comitato tecnico scientifico del governo è un'accolita di inetti pericolosi». Per il candidato rivale Ferruccio Sansa «noi speriamo con tutto il cuore che le elezioni si tengano regolarmente nelle date previste e che altrettanto avvenga per la riapertura delle scuole. Noi pensiamo che la salute dei cittadini sia la cosa più importante e, visto l'aumento dei contagi, ci chiediamo se la Regione Liguria si sia attrezzata con le azioni di monitoraggio e di tracciamento».

Rincara invece il leader leghista Matteo Salvini: «Irresponsabile ipotizzare rinvio delle elezioni e chiusura delle scuole, questo terrorismo danneggia l'Italia. Invece di aprire la bocca, chiudano i porti». La maggioranza getta acqua sul fuoco.

Il dem Emanuele Fiano, membro della segreteria di Zingaretti, assicura che «non ci sono dubbi che la data delle elezioni regionali e comunali e del referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari è quella prevista del 20-21 settembre».

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