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La telefonata di Conte e la sfuriata contro Tria

Ieri il premier ha chiamato Dombrovskis: "Basta tirare la corda". Poi la sfuriata contro il Mef che ha anticipato la chiusura delle trattativa

La telefonata di Conte e la sfuriata contro Tria

"Ora basta, non tirate troppo la corda o si rompe. Noi non cediamo più nulla, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo e potevamo, se ne faccia una ragione". A parlare sarebbe Giuseppe Conte che ieri mattina ha chiamato di sua iniziativa il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, per sbloccare la trattativa e trovare un accordo sulla manovra.

Come racconta il Corriere, dalla telefonata sono trascorse altre tre ore prima che arrivasse l'ok - almeno informale - da Bruxelles. Subito dopo, spiega ancora il quotidiano di via Solferino, il premier si sarebbe infuriato con il Ministero dell'Economia e avrebbe sbottato con Giovanni Tria perché non avrebbe impedito ai suoi di informare le agenzie di stampa dell'intesa raggiunta. Conte voleva informare il Senato solo dopo aver avuto una comunicazione ufficiale dalla Commissione Ue e così il Mef avrebbe messo a rischio il negoziato. E alla fine pure dall'Europa sono costreti a ricordare che solo oggi Juncker & Co.

si pronunceranno sulla questione.

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