"Il tempo della rassegnazione è finito. Accordo sulla Sardegna zona franca"

Cagliari - Senatore Christian Solinas, quali sono le sue sensazioni a poche ore dal voto?

«I sardi hanno ben capito il valore di queste elezioni, lo hanno detto nelle città e nei paesi, nelle strade e nelle piazze. In questi mesi abbiamo girato la Sardegna in lungo e in largo e abbiamo ascoltato la richiesta di cambiamento e discontinuità rispetto alla giunta fallimentare di centrosinistra che ha affossato la nostra Isola e al Pd che candida Zedda. Cogliere l'entusiasmo della gente non può che rendermi felice».

Qual è il messaggio che ha cercato di comunicare?

«Ho voluto dire a tutti i sardi che il tempo della rassegnazione è finito, che dobbiamo affrontare insieme i problemi e risolverli una volta per tutte. Servono progetti seri, energie, competenza e determinazione. Io sono pronto a fare la mia parte».

Alle Politiche i Cinquestelle in Sardegna presero il 42%. Ora sembrano destinati a un drastico ridimensionamento. Questo avrà effetti nazionali?

«Il M5s è alleato di governo della Lega, c'è un contratto, un programma comune che viene portato avanti. Qui in Sardegna ha fatto scelte diverse. Ma come ha detto Matteo Salvini, l'alleanza di governo non è in discussione».

Sanità, infrastrutture, trasporti. Qual è la sua ricetta?

«Abolire la riforma sanitaria della giunta Pigliaru sarà il nostro primo provvedimento. Avvicinare i medici ai pazienti e garantire cure e diagnosi tempestive è la nostra sfida. Le liste di attesa si possono eliminare dando la possibilità di eseguire esami diagnostici 24 ore su 24. Dobbiamo sostenere le imprese, eliminare la burocrazia e creare le condizioni perché si moltiplichino gli investimenti che generano occupazione stabile. Restituire ai sardi la possibilità di muoversi liberamente è una priorità: questa continuità territoriale va ripensata: oltre Roma e Milano la continuità aerea deve essere allargata anche alle rotte minori delle principali città della Penisola e dell'Europa, incentivando la presenza delle compagnie low cost».

Salvini si è impegnato sulla zona franca. Potrebbe essere la volta buona per ottenerla?

«Con Matteo Salvini c'è un rapporto di grande condivisione di obiettivi e strategie che possono portare alla Sardegna benefici concreti e duraturi. Il nostro programma si basa sulla salvaguardia della nostra autonomia e sullo sviluppo delle nostre potenzialità. Sulla zona franca, anche l'altro giorno Matteo ha preso l'impegno di portare avanti il nostro progetto».

Ritiene giusto superare la legge sull'edilizia dell'ex governatore Soru?

«Una nuova e seria programmazione urbanistica costituisce un elemento di supporto alla tutela dell'ambiente e allo sviluppo turistico. L'ambientalismo non può essere una religione, ma un valore che deve essere in equilibrio con l'esigenza di dare risposte ai cittadini e alle aziende che intendono incrementare l'offerta e la qualità del nostro turismo».

Cosa ha significato la presenza costante dei leader del centrodestra?

«Apprezzo il contributo di tutte le forze politiche della coalizione di centrodestra, civica, sardista

e autonomista a sostegno della mia candidatura. Il programma che abbiamo condiviso rappresenta le istanze dei territori, dei cittadini, della società civile. Il valore aggiunto della nostra coalizione è perciò nei fatti».