Cronaca nera

Tenta lo scippo in strada. Aggredito e picchiato da un gruppo di passanti

Cerca di strappare la borsa a un'anziana. E in sei si fanno giustizia: esaltati sui social dai residenti

Tenta lo scippo in strada. Aggredito e picchiato da un gruppo di passanti

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Scippa una vecchietta, linciato dalla folla. Una donna che assiste alla scena grida, ma solo perché teme per l'auto della figlia: «Annate a menavve da n artra parte». Mentre, l'uomo, Singh Arshdeep, 36 anni, indiano, viene portato in ospedale e arrestato dai carabinieri, il video del pestaggio finisce sul sito Welcome to Favelas. E, manco a dirlo, diventa virale, con migliaia di visualizzazioni in poche ore.

Siamo al Quarticciolo, periferia sud est della capitale, mezzogiorno di giovedì. Una signora di 90anni torna a casa. Singh, un tossicodipendente ben conosciuto nel quartiere, la prende di mira. Si deve fare la dose quotidiana di crack, Singh e l'occasione di arraffare un po' di soldi gli passa accanto, sul marciapiede. Tenta lo strappo, non gli riesce. La pensionata si ribella, chiede aiuto. Accorrono in tanti, lo bloccano e in pochi secondi lo riempiono di botte. Gliele danno di santa ragione, calci, pugni. Un ragazzo si accanisce colpendolo persino con il casco dello scooter. Singh barcolla, finisce a terra, ma viene ancora pestato a sangue. Da un balcone una donna, la stessa che filma i giustizieri fai-da-te, impreca: «Ha scippato una vecchietta sto pezzo di m Porco La macchina de' mi' fija, porco porca . Aho, tojeteve da lì». Lo straniero si accascia fra un furgone e un'auto, probabilmente la Matiz della donna alla finestra, gli automobilisti di passaggio rallentano, poi tirano dritto mentre il gruppetto continua a pestarlo. Una donna infierisce con una pentola. «Ma ndo cazzo vivemo aho, ma te rendi conto ndo vivemo, mortacci vostra! Guarda che robba». «Fermo, pezzo di merda» urla il branco mentre l'indiano cerca di fuggire. «Seduto, ho detto seduto» gridano ancora.

Qualcuno, alla fine, chiama il 112. Accorre una radiomobile dei carabinieri, di pattuglia in zona. Gli aggressori sono spariti, restano alcuni passanti che consegnano lo scippatore ai militari. Singh viene portato in ospedale. Di botte ne ha prese tante, i soccorritori pensano al peggio. I medici lo sottopongono a tutti gli esami del caso, tac, ecografia addominale, rx. «Incredibilmente il paziente non ha riportato lesioni gravi, né fratture significative» spiegano i sanitari del pronto soccorso. Medicato per una frattura al setto nasale, Singh se la cava con il minimo della prognosi e ieri mattina viene portato in Tribunale. Alla direttissima il giudice convalida l'arresto e, in attesa del processo per tentata rapina, lo sottopone all'obbligo di allontanamento dal Comune.

Ma la storia non è affatto conclusa. I carabinieri della compagnia Roma Casilina, acquisito il video, cercano gli autori della brutale aggressione, un gruppo che si è accanito con ferocia inaudita sullo scippatore anziché allertare le forze dell'ordine. Una storia di degrado e violenza che infiamma il web. Marco M., sindacalista della polizia locale, commenta ironico: «Scippo di un'anziana al Quarticciolo. Esempio di principio rieducativo della pena. Sembra si sia impegnato a non farlo più». Katiuscia risponde: «Severa ma giusta, forse ci penserà due volte la prossima volta». «Troppo poco» scrive Nello. «Il Quarticciolo non è cosa per lui» commenta Federica. «Ma così si diventa bestie sullo stesso piano. Invece di filmare, questa poteva chiamare la polizia, no?» posta Manuela. «Fatto bene così se leva er vizio» per Luigi. «Comunque nemmeno menavano più di tanto, dopo due minuti stava ancora in piedi».

«Non esistono più i picchiatori di una volta» la chiusa.

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