Cronache

Il teologo: "Francesco sta preparando grandi sorprese"

Il cardinal Kasper: "Nella sua agenda anche il tema delicato del celibato dei preti"

Il teologo: "Francesco sta preparando grandi sorprese"

E adesso, cosa dobbiamo aspettarci? È la domanda che tanti dentro le sacre stanze si son fatti dopo aver letto la lettera apostolica di fine Giubileo, Misericordia et misera, di Papa Francesco, all'interno della quale Bergoglio annuncia grandi novità in arrivo per la Chiesa, dalla possibilità per tutti i sacerdoti di perdonare per l'aborto (fino ad oggi possibile solo durante l'Anno Santo), alla validità delle confessioni dei lefebvriani (questo fino a nuove disposizioni). Di certo non arriverà entro breve tempo un Concilio Vaticano III e di sicuro Francesco, come lui stesso ha ribadito qualche giorno fa in un'intervista ad Avvenire, non ha alcuna intenzione di «svendere» la dottrina cattolica o di «protestantizzare» la Chiesa; ma qualche altra eclatante svolta potrebbe arrivare entro alcuni anni. Ne è convinto anche uno dei teologi più vicini e stimati da Papa Francesco, il cardinale tedesco Walter Kasper, che raggiunto da Il Giornale ammette: «Questo è un Papa delle sorprese - dice sorridendo -, ci sono tanti cantieri aperti, vedremo cosa succederà, capiremo a breve su quale argomento si concentrerà Francesco».

In effetti «l'ospedale da campo» messo in piedi da Bergoglio si sta muovendo su più fronti, sulla scia del Concilio come vuole il Papa, per cercare di portare qualche innovazione. Si parla di celibato dei preti, di diaconato delle donne, di vocazioni, sono aperte varie questioni ecumeniche, si discute di matrimoni misti tra cattolici e protestanti.

Uno dei dossier su cui certamente il Papa sta riflettendo è quello dei «preti sposati»: nonostante Francesco lo scorso maggio abbia rassicurato i vescovi italiani riuniti in assemblea sul fatto che «il celibato sacerdotale rimarrà così com'è», la questione si sta approfondendo oltreoceano, nel «laboratorio» Brasile, dove un suo uomo di fiducia, il cardinale Claudio Hummes, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero e Presidente della Commissione per l'Amazzonia della Conferenza Episcopale Brasiliana, fa i conti ogni giorno con vescovi sempre più in difficoltà per la mancanza di preti e la crescita esponenziale di sette e movimenti. Una soluzione prospettata in via riservata al Papa è stata quella di «aprire», proprio in Brasile, a uomini sposati con figli adulti o uomini rimasti vedovi, di comprovata fede, che pur non potendo somministrare la comunione, svolgano tutte le funzioni dei sacerdoti, diventando inizialmente «pastori» di piccole comunità cattoliche. Una soluzione che piacerebbe a Bergoglio e aggirerebbe il problema del celibato, senza scardinare le fondamenta della dottrina e sulla quale una commissione apposita sta lavorando.

E poi c'è il dossier sulle «donne»: anche di recente Francesco è stato chiaro, non si aprirà al sacerdozio femminile: «San Giovanni Paolo II ha detto l'ultima parola».

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