Le giornate sono da prima pagina. Il Quirinale è vuoto e aspetta il nuovo inquilino. L'Europa, dopo la mattanza di Parigi, si interroga sulla minaccia nerissima del terrorismo. Suggestioni, paure, scintille, sullo sfondo il totoQuirinale che imperversa. È ghiotta, dunque, l'occasione che i lettori del Giornale avranno per nove giorni, dal 23 gennaio al 1° febbraio, quando giornalisti, editorialisti, politici convergeranno in Veneto. Ad Abano, per dibattere e frullare idee e nomi. Terme e attualità andranno a braccetto in una cornice che coniugherà per una volta gli opposti: l'adrenalina della cronaca last minute e la calma olimpica del bagno in una piscina fumante. Insomma, uno schema che ricorda quello di tanti fortunati festival e kermesse nati in questi anni sulle spiagge dei vip e nelle località più chic del circuito alpino. Solo che la gran parte di queste manifestazioni si svolge in periodi ben determinati dell'anno, quando il calendario incrocia le festività di Natale o entra nel cuore bollente dell'estate.
Qui la scommessa, vinta già nelle passate edizioni, è di calamitare energie e attenzioni fuori dal recinto canonico dell'industria del divertimento. Il club affollato degli amici del Giornale conosce già questa realtà, ormai collaudata da tempo. Ad Abano, sul palco dell'hotel Mioni Pezzato, sono passati tanti protagonisti della nostra vita pubblica e anche quest'anno le prospettive sono all'altezza delle ambizioni. Soprattutto ci saranno tante firme del Giornale : le loro bussole saranno preziose per trovare l'orientamento o almeno una chiave di lettura nelle vicende convulse di questo periodo. Con un occhio all'evolversi della lotta alle frange estremistiche che combattono l'Occidente e la nostra civiltà, minacciano Roma e il Vaticano, vorrebbero imporre anche in Italia la bandiera nera dell'Isis e il califfato. E l'altro alle manovre del Palazzo, agli incontri e alle trattative fra le diverse delegazioni per pescare infine il nome giusto. Il 29 gennaio i 1009 grandi elettori si riuniranno per la prima volta per eleggere il successore di Giorgio Napolitano e ad Abano Terme, al Mioni Pezzato, i fatti verranno analizzati e commentati in tempo reale, fra bagni e saune, da un sontuoso parterre. Ci sarà naturalmente il direttore Alessandro Sallusti, accompagnato da Daniela Santanchè, e poi, Vittorio Feltri, Salvatore Tramontano, Mario Cervi, Vitorio Sgarbi e Magdi Allam, il cui percorso culturale, religioso e umano controcorrente, dall'Islam al cristianesimo, meriterebbe da solo il viaggio. Allam, come il Giornale ha raccontato nei giorni scorsi, è stato condannato proprio in coincidenza con il massacro di Parigi per aver diffamato con i suoi editoriali, ospitati prima dal Corriere della sera oggi dal Giornale , l'Unione delle comunità islamiche italiane. Siamo tutti Charlie Hebdo ma poi in concreto il confine della libertà di stampa viene fissato e spostato, con sentenze contraddittorie, nei nostri tribunali. E così Magdi Allam, assolto in primo grado in nome della libertà di critica, si è visto punire in appello.
La serata inaugurale, venerdì 23 gennaio, sarà animata dal vicedirettore Giuseppe De Bellis che farà subito il punto suoi rumors provenienti dalla capitale e sul borsino del Quirinale. Sabato 24 gennaio toccherà a uno dei big di Forza Italia, Renato Brunetta, sottoporsi al fuoco di fila delle domande del Giornale. Il mitragliamento proseguirà senza interruzioni. Fino al gran finale: venerdì 30 sotto i riflettori ci sarà Marcello Veneziani, scrittore e saggista che porta nella penna anche i colori e di dolori del Sud. Il 31 gennaio, per il congedo, brividi e scintille con Gian Micalessin e Fausto Biloslavo, inviati di guerra.
E veterani di tanti, memorabili reportage.Hotel Terme Mioni Pezzato
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