Tempismo perfetto. Il Sinodo sulla famiglia non inizia sotto i migliori auspici. Alla vigilia della XIV Assemblea generale ordinaria dei vescovi, l'annuncio choc di monsignor Charamsa di «essere gay» e vivere con il compagno da anni, ha scosso i Sacri Palazzi. D'altronde il tema delle coppie omosessuali è uno dei nodi dell'assise che apre ufficialmente oggi con la messa in piazza San Pietro. Il sinodo, intitolato «La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo», si apre questa mattina con la messa presieduta da Papa Francesco alla presenza dei cardinali e dei vescovi di tutto il mondo. E sarà forse un caso (ma per i cristiani il caso non esiste) che il Vangelo odierno affronti il tema dell'indissolubilità del matrimonio. «Dio li fece maschio e femmina... l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Il sinodo precede di un paio di mesi un altro grande appuntamento, il Giubileo della Misericordia, durante il quale, per monsignor Rino Fisichella, non è da escludere che Francesco chieda «un'amnistia per i carcerati». «Non mi meraviglierebbe», ha detto il coordinatore dell'Anno Santo straordinario.
Che cosa è il Sinodo?
É una assemblea di cardinali e vescovi in rappresentanza dell'episcopato cattolico dei singoli Paesi per discutere di un tema specifico. Fu Paolo VI a istituirlo nel 1965. É presieduto dal Papa e si conclude con una Esortazione post-sinodale, un documento magisteriale che indica le linee guida per la Chiesa universale.
Quanto dura?
Fino al 25 ottobre con due appuntamenti intermedi: il 17 ottobre la commemorazione del 50° anniversario dell'istituzione del sinodo; il 18 la messa di canonizzazione: tra i nuovi santi anche i genitori di santa Teresa del Bambino Gesù.
Chi partecipa?
Sono 318 le persone con diritto di parola; 270 i padri sinodali provenienti dai cinque continenti, 14 delegati fraterni rappresentanti delle altre chiese cristiane, 18 coppie di sposi.
Quali sono i temi?
Al centro del dibattito la questione dell'ammissione alla comunione per i divorziati risposati, le coppie di fatto e l'omosessualità, la contraccezione e i temi dell'Humanae Vitae. Su due di questi, l'ostia ai divorziati e l'omosessualità, i padri sinodali non avevano raggiunto il quorum dei due terzi nel sinodo dell'anno scorso.
Qual'è il metodo?
Ogni padre sinodale potrà intervenire per tre minuti in assemblea mentre più libera sarà la discussione nei «circoli minori», cioè nei gruppi ristretti divisi per lingua. Non saranno pubblicati gli interventi in Aula, mentre sarà diffuso un riassunto dei circoli minori.
Conservatori vs progressisti
Il dibattito è forte, i due schieramenti affinano gli artigli. Capofila delle tesi aperturiste è il cardinale tedesco Walter Kasper che recentemente ha ribadito la sua idea di concedere la comunione ai divorziati risposati dopo un percorso penitenziale e ha affermato che omosessuali «si nasce», idea fortemente contestata dall'ala conservatrice dell'episcopato. In prima linea per la fronda conservatrice è un altro cardinale tedesco, Ludwig Muller, prefetto dell'ex Sant'Uffizio. «Mi aspetto delle discussioni che non siano mediocri, ma basate su una conoscenza profonda della dottrina di Gesù, dell'Antico e del Nuovo Testamento, e sull'autentica interpretazione della Rivelazione da parte del Magistero», ha detto.
Nei giorni scorsi è stata consegnata al Papa una supplica, promossa dal cardinale conservatore statunitense Leo Burke, che ha raccolto oltre 790mila firme per chiedere a Bergoglio di pronunciare una «parola chiarificatrice» per dissipare il «generalizzato disorientamento causato dall'eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l'adulterio, in seguito all'accesso all'eucaristia di coppie divorziate e risposate civilmente, e perfino una virtuale accettazione delle unioni omosessuali. Tutte pratiche, queste, condannate categoricamente dalla Chiesa come opposte alla legge divina e naturale».
E se l'anno scorso furono
cinque i cardinali autori di un libro che uscì alla vigilia del sinodo straordinario per ribadire la dottrina della Chiesa, quest'anno sono undici i firmatari di un volume per contestare le tesi progressiste di Kasper&co.
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