Procedure più snelle e un «Cantone al quadrato» individuato nella figura del superprefetto Tronca. È questo, in estrema sintesi, il «succo» del secondo decreto terremoto varato ieri dal Consiglio dei ministri per far fronte all'emergenza aggravatasi dopo l'ultimo sisma.
Il governo, in pratica, accentra maggiormente la gestione della crisi rafforzando la struttura commissariale del governo per la ricostruzione in modo da derogare ad alcune norme che, in teoria, avrebbero reso più lungo l'iter dei soccorsi a fronte di un inverno che avanza e che non lascia scampo agli sfollati. Dunque, vengono aumentati i poteri della Protezione civile (sempre dipendente da Palazzo Chigi) per l'installazione dei container nelle aree colpite dal sisma. A Curcio e ai suoi collaboratori - con l'aiuto dei Comuni interessati - il compito di scegliere le aree dove andranno installati i container e di affidare la progettazione dell'insediamento dei moduli abitativi provvisori, il loro noleggio e la posa in opera. Stessa cosa per attrezzature e arredi. In deroga al Codice appalti, sarà possibile per la Protezione civile svolgere la procedura negoziata anche con un unico operatore, «tenuto anche conto della possibilità di suddivisione in lotti degli interventi da affidare in appalto». E ancora: un'altra norma riguarda l'esecuzione dei contratti per stalle e fienili destinate al ricovero invernale del bestiame. Su quelli stipulati, o da stipulare, si potrà richiedere un aumento delle prestazioni, alle stesse condizioni previste dal contratto originario.
A questo aumento di poteri dovrebbe fare da contrappeso il prefetto Francesco Paolo Tronca (già coordinatore da prefetto di Milano dell'Expo e supercommissario di Roma dopo la defenestrazione di Ignazio Marino) che è stato nominato al vertice della struttura di missione del ministero dell'Interno. Tronca, in collaborazione con Anac, dovrà prevenire infiltrazioni mafiose ed episodi corruttivi nell'ambito dell'assegnazione di appalti, contratti pubblici e contributi per la ricostruzione.
La linea decisionista, infatti, è confermata anche sul fronte infrastrutture. L'Anas diventa stazione appaltante anche per gli enti locali poiché le è stato affidato il compito di ripristinare la viabilità e mettere in sicurezza le strade. Analogamente sono stati stanziati 12 milioni per gli anni scolastici 2016 e 2017 per garantire la prosecuzione delle attività didattiche nelle zone terremotate. Per gli edifici con «danni lievi» o «non utilizzabili», che hanno bisogno di interventi di immediata riparazione, si può ottenere l'immediato ripristino dell'agibilità presentando un progetto ad hoc, con l'ok da parte di un tecnico che stabilisca la correlazione tra le scosse e lo stato della struttura. Quasi 11 milioni di euro andranno al sostegno dei settori del latte, della carne bovina, dei settori ovicaprino e suinicolo, mentre altri 500 mila euro per il 2016 saranno stanziati per le imprese agricole.
Le coperture e, dunque, le risorse disponibili saranno definitivamente quantificate nel corso della discussione parlamentare e andranno ad aggiungersi ai 4,5 miliardi cifrati nel primo provvedimento. Non dovrebbero esserci problemi anche per l'assunzione part time di 350 unità di personale tecnico e amministrativo.
L'obiettivo del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è tranquillizzare le popolazioni e invogliare le imprese a tornare alla normalità. Oggi il patron di Tod's, Diego Della Valle, sarà ad Arquata per confermare l'impegno a costruire una fabbrica in loco.
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