Toghe, salta l'aiutino a Md. "Niente privilegi ai giudici"

Donatella Ferranti (Pd), presidente della Commissione Giustizia alla Camera: "Per entrare in magistratura sarà sufficiente la laurea"

Toghe, salta l'aiutino a Md. "Niente privilegi ai giudici"

Via il comma che secondo Forza Italia premiava i ricchi e non i meritevoli: ma sull'accesso in magistratura il Partito democratico continua a voler cambiare le regole, «altrimenti rischiamo che i magistrati di domani non raggiungano neanche i contributi per la pensione», dice Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera.

Il suo collega del Senato, Francesco Nitto Palma, dice che dando tre punti in più a chi ha fatto lo stage negli uffici giudiziari si premiano i figli di papà: perché a fare lo stage si va grazie ai voti di laurea, e il voto non è uguale per tutti. Chi ha i soldi si permette facoltà di manica più larga.

«Quell'emendamento è stato ritirato, e comunque non l'avevamo inserito noi ma il governo. Ma resta, e mi sembra sacrosanto, che lo stage accanto dei magistrati dia l'accesso al concorso per fare il magistrato. Quello dei voti di laurea mi sembra un falso problema. Non è che l'Italia sia piena di gente che si compra gli esami».

Il problema è anche che gli stagisti verranno valutati dai loro capi. Quindi si dà ai magistrati di oggi la possibilità di scegliersi in qualche modo i loro nuovi colleghi. Nitto Palma dice che a volere questa norma, per ovvi motivi, è stata Magistratura democratica.

«Io lo zampino rosso o giallo non ce lo vedo. Saranno considerati anche gli stage presso i Tar e le Avvocature dello Stato, che non mi risultano essere colonizzati dalle toghe rosse. Il problema è un altro».

Cioè?

«Bisogna tornare al passato. Per entrare in magistratura deve essere sufficiente la laurea in giurisprudenza, e il governo si è impegnato in questo senso. Oggi tra stage, scuole di specializzazione, praticantati, eccetera, è impossibile diventare magistrato prima dei trent'anni. E visto che si è deciso di mandare i giudici in pensione a settant'anni, come fanno ad accumulare quarant'anni di contributi?».

Se consente, più delle pensioni dei giudici il tema vero è l'efficienza della giustizia. E che esempio dà un Parlamento che non riesce a nominare per tempo i suoi membri del Csm? È vero che state pensando di mandare a fare il vicepresidente Massimo Brutti del Pd?

«La riflessione all'interno del nostro gruppo parlamentare sulle nomine per il Csm non mi risulta ancora iniziata».

Pensa anche lei che la colpa della assoluzione di Berlusconi sia del Csm che ha delegittimato la Procura di Milano?

«Vorrebbe

dire che i giudici si sono fatti influenzare. Non conosco nessuno dei tre, ma credo di no e mi auguro di no. Proporrei di lasciarli in pace a scrivere le motivazioni, perché il senso di una sentenza si capisce solo così».

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