A Torino guerriglia contro il G7 Scontri con la polizia: due fermi

Dai gruppi No-Tav agli studenti fino alla galassia anarchica Il vertice dei ministri europei del Lavoro infiamma la protesta

Nadia Muratore

Torino Cortei, proteste, lancio di uova e cassonetti rovesciati per strada: a Torino è iniziato un week end ad alta tensione. Tafferugli e scontri, sono scoppiati durante il corteo «anti G7 lavoro»: la rabbia è esplosa tra polizia e dimostranti quando alcuni giovani hanno tentato di svoltare da corso Vittorio Emanuele verso via Carlo Alberto, in direzione di piazza Carlina, dove si trova l'albergo delle delegazioni che partecipano al vertice, iniziato ieri pomeriggio a Venaria e che proseguirà fino a oggi. Le forze dell'ordine in assetto antisommossa hanno risposto con una carica di alleggerimento e poco dopo i manifestanti hanno tentato di aggirare il cordone di sicurezza, ma sono stati intercettati e bloccati in piazza Vittorio. I contestatori, circa 400, sono quindi indietreggiati. Due di loro, entrambi residenti nel Torinese, sono stati fermati dalla Digos ed identificati: uno sarebbe minorenne.

La tecnica utilizzata dai manifestanti è quella di correre all'improvviso lungo le vie laterali che portano in piazza Carlina, per trovare un varco non presidiato dalla polizia. Il corteo ha concluso la marcia dopo aver percorso via Sant'Ottavio a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università di Torino. I ragazzi sono entrati nell'edificio correndo, con i fumogeni accesi e hanno occupato la sede universitaria, posizionandosi lungo i corridoi di piano terra e del primo piano, dove si affacciano le aule. Un portavoce degli studenti ha annunciato che le proteste non sono finite, che le manifestazioni contro i ministri del G7 continueranno e che proprio l'Ateneo diventerà la base logistica delle loro proteste. E in assemblea hanno annunciato un presidio che punta a durare sino a quando non si concluderà il summit.

Molti gli slogan contro il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, che proprio ieri ha presieduto alla Reggia di Venaria un vertice sul lavoro, ultimo appuntamento della Innovation Week Italian. Non sono mancati striscioni e cartelli di protesta: «Noi giganti, voi sette nani»; «Della vostra zona rossa non ce ne frega niente»; e poi ancora «Voi nelle regge, noi nelle piazze». Uova sono state lanciate contro la sede della Fondazione Agnelli e contro gli uffici della Cisl.

Momenti di tensione in via Madama Cristina, dove un supermercato «Carrefour» è stato simbolicamente chiuso con del nastro adesivo per protestare contro lo sfruttamento da parte delle multinazionali. Al corteo degli studenti si sono aggiunti anche i No Tav, arrivati da Bussoleno in treno, alla stazione di Porta Nuova. Erano circa una cinquantina ed hanno percorso la città aprendo la marcia con uno striscione: «Fino all'ultima battaglia, fino all'ultima bottiglia». Il percorso della manifestazione contro il G7, che è stata convocata dall'assemblea ReSetG7 che coordina la mobilitazione contro il summit, non è stata concordata con la Questura e questo ha causato maggiori problemi alla viabilità e anche all'applicazione del piano sicurezza da parte delle forze dell'ordine. Tensione anche ieri in tarda serata a causa di tafferugli in centro, petardi e un cassonetto dato alle fiamme. Oggi massima allerta per il corteo unitario che parte da largo Toscana.

Rifondazione Comunista, Cub, Sinistra Anticapitalista, Partito Comunista Italiano, SiCobas e la Federazione Anarchica Italiana hanno annunciato un'altra manifestazione che partirà dall'ex stazione Ceres ed entro le 19 dovrebbe raggiungere i giardini di via Montanaro, dove si terrà un'assemblea aperta. Poi hanno promesso «azioni a sorpresa».

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