Oggi a Bologna riparte il centrodestra. Berlusconi e Salvini salgono insieme sul palco di una manifestazione organizzata dalla Lega, benedetta dal Cavaliere e sottoscritta da Fratelli d'Italia. Un fatto simbolico che costituisce però uno spartiacque nella confusa dinamica politica degli ultimi anni. Dopo tanto tentennare si è scelta l'unica strada possibile per ristabilire un minimo di chiarezza e certezza. Da una parte c'è la sinistra di Renzi e dei traditori, dall'altra, questo è il senso di Bologna, ci sono i fondatori della Seconda Repubblica liberale che hanno deciso di rilanciare insieme la sfida. Partiamo da un dato oggettivo, sul palco di oggi si presenta la coalizione maggioritaria nel Paese: Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia nei sondaggi se la giocano uniti con il Pd come da sempre accade e hanno molti più voti di Grillo. La seconda buona notizia è che su quel palco non c'è, e quindi si presume non ci sarà mai più, tutta quella gentaglia, da Fini al duo Alfano-Lorenzin, che ha preso i nostri voti e li ha venduti prima a Napolitano, poi a Enrico Letta ed ora a Renzi.
Non sarà un caso che in queste ore sono proprio loro a urlare allo scandalo di un Berlusconi al traino della Lega lepenista. È divertente vedere rosicare queste mezze figure entrate in Parlamento anni fa grazie anche ai voti presi al Nord dal Carroccio bossiano, partito in confronto al quale il Fronte nazionale di Marina Le Pen è un salotto moderato. E poi da che pulpito: parliamo di gente che per interesse personale si è alleata in Parlamento, tanto per fare due esempi, con Bersani e Gennaro Migliore, già capogruppo di Rifondazione comunista. A noi non interessa chi traina. Sarebbe semplice ricordare che oggi la Lega è leggermente davanti a Forza Italia perché Salvini da mesi è onnipresente mentre Berlusconi è stato silenziato dalla magistratura. Non è questo il problema, e non lo dovrebbe essere neppure per quei dirigenti di Forza Italia, vedi l'eurodeputata Laura Comi, che in queste ore hanno il mal di pancia per l'abbraccio con Salvini. Se lui i voti li ha guadagnati e loro li hanno persi, un motivo ci sarà.
E che certi giochini di palazzo con la sinistra o con i potentati europei piacciono a chi ne trae vantaggi personali, al nostro amico Giuliano Ferrara, ma non agli elettori. Diamo oggi una spallata alla sospensione della democrazia, torniamo a ciò che vuole la gente. Bologna è una ventata di aria fresca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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