Tour de force del Cavaliere in Friuli per cercare l'aggancio al Carroccio

L'obiettivo dell'ex premier: far lievitare i consensi degli azzurri

Tour de force del Cavaliere in Friuli per cercare l'aggancio al Carroccio

dal nostro inviato a Trieste

La campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia si è ufficialmente chiusa, con i leader nazionali del centrodestra impegnati da giorni in un tour della regione. Silvio Berlusconi ha trascorso la sua giornata fra Trieste e Gorizia, incontrando prima il sindaco del capoluogo giuliano Roberto Di Piazza e facendo due passi fra la gente in città per poi concludere il suo giro elettorale nella città isontina. Per il leader di Forza Italia è stato un tour de force, che lo ha visto impegnato nelle principali località della regione. Come sempre, sono stati i temi nazionali a tenere banco in questi giorni, visto che, a quasi due mesi dal voto, a Roma non è ancora stato possibile formare un governo. Non sono mancati, infatti, i botta e risposta con i grillini, la cui condotta viene considerata «grave per la democrazia» dal Cavaliere. Ed è stata ribadita più volte l'unità dell'alleanza di centrodestra, che non è mai stata minacciata da avventure solitarie. Tutti argomenti che il leader di Forza Italia avrebbe potuto trattare comodamente da casa sua o con dei comunicati stampa. Invece Berlusconi ha voluto a tutti i costi essere presente in questa campagna elettorale per le amministrative, per stare in contatto con i candidati e con gli elettori. Lo scopo è chiaro e lo ha sottolineato lui stesso dicendo che è sceso in campo per raccogliere più consensi e per colmare il gap che divide Forza Italia dalla Lega. Perché, come ha spiegato, serve maggiore equilibrio nella coalizione. E così si è rimboccato le maniche e ha girato per quattro giorni la regione per sostenere i candidati sindaci e soprattutto Massimiliano Fedriga, il candidato del centrodestra a presidente del Friuli Venezia Giulia.

Ma tutti i leader dei partiti della coalizione, sia Matteo Salvini sia Giorgia Meloni, hanno battuto le piazze, conferendo a questa consultazione una rilevanza superiore alle aspettative. Sicuramente il risultato del voto darà ulteriori indicazioni sulle tendenze elettorali e queste potranno in qualche modo pesare non solo all'interno della coalizione ma anche qualora le consultazioni romane fossero un flop e si dovesse andare a elezioni politiche anticipate.

Il risultato elettorale in Friuli Venezia Giulia, infatti, appare scontato. Secondo gli ultimi sondaggi resi pubblici (nei 15 giorni che precedono il voto ne è vietata la diffusione) il candidato del centrodestra veniva dato fra il 47 e il 51%, mentre i suoi avversari, Sergio Bolzonello (Pd) e Alessandro Morgera (M5s), erano staccati di oltre 20 punti.

Sondaggi che rivelano non solo la crescita dell'alleanza Berlusconi-Salvini-Meloni, ma anche un cambiamento degli equilibri all'interno della stessa e la conferma di quel tripolarismo che impedisce oggi di formare un governo a Roma. La discesa in campo di Berlusconi in questo agone elettorale, stando agli ultimi rilevamenti, sta invertendo la tendenza negativa di Forza Italia e premiando il lavoro del suo leader.

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