Roma - Non sempre i percorsi paralleli riescono a essere semplici e del tutto lineari. Una difficoltà che Stefano Parisi sta imparando a conoscere visto che si trova ad affrontare un primo nodo di ordine identitario-organizzativo legato a un incarico, quello da «rinnovatore» del centrodestra, da sviluppare fuori dai partiti, sia pure di concerto e in accordo con Silvio Berlusconi.
Il nodo è legato al tipo di format da adottare nel tour del Sud d'Italia che l'imprenditore di Chili Tv sta organizzando in queste ore. Le richieste dal territorio si moltiplicano e l'intenzione è quella di coprire tutte le regioni del Meridione con eventi di sostanza politica e programmatica come quello di Megawatt a Milano. Il primo test, la prima tappa di un viaggio indubbiamente complesso ma interessante sarà in Sicilia dove si sta lavorando (ma non ci sono ancora certezze) per un doppio evento da svolgersi nell'arco di due giorni in due città diverse: a Enna il 15 ottobre, a Palermo il 16. Qui Parisi potrà contare sull'entusiasmo di Gianfranco Miccichè che fin dall'inizio ha sposato la sua missione e si è messo a disposizione. Il coordinatore siciliano di Fi crede nel potenziale politico dell'ex direttore generale di Confindustria ed è convinto che la sua iniziativa politica possa rappresentare un valore aggiunto anche in vista delle Regionali siciliane del prossimo anno.
La sua annunciata presenza in Sicilia ha subito provocato qualche fibrillazione nel resto del Meridione tra i dirigenti di Forza Italia. Campania, Puglia e Calabria vogliono replicare l'iniziativa nelle loro regioni. La difficoltà, però, è quella di trovare un format che metta insieme l'attenzione verso la società civile, il dialogo e il confronto con le associazioni di categoria (da Confindustria e Confapi in Campania così come dalla Cisl arrivano segnali di interesse) e non mortifichi il partito. A questo punto si dovrà valutare se chiamare Parisi come ospite in eventi locali organizzati da Forza Italia, oppure, come appare più probabile mettere in campo eventi territoriali e tematici con l'aiuto dei coordinatori regionali, ma chiedendo ai politici locali di accontentarsi del ruolo di ospiti-organizzatori non protagonisti. L'ex manager di Fastweb, insomma, dovrà mettere in campo la sua diplomazia per legare insieme queste diverse realtà. Non è un caso che una dirigente importante e radicata come Mara Carfagna abbia lanciato qualche segnale e invitato a rispettare la storia azzurra. «Forza Italia è un grande partito che va rafforzato e rinnovato.
Tuttavia questo percorso non può essere affrontato rinnegando la nostra storia e tacendo sulla persecuzione ai danni di Berlusconi. Le porte sono spalancate, ma sul territorio c'è una classe dirigente appassionata, competente e onesta che si è misurata con il consenso. Va valorizzata e incentivata».FdF
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.