Forza Italia festeggia la vittoria del centrodestra ma, almeno secondo le prime proiezioni, subisce il «sorpasso» della Lega. E questo di fronte ad un boom del M5s e ad un crollo storico del Pd, che aprono scenari preoccupanti.
I dati parziali stimano, infatti, la coalizione al 36,9% e danno il Carroccio tra il 16 e il 17%, mentre il partito di Silvio Berlusconi sarebbe al 14,5. A questo punto, Matteo Salvini punterebbe a Palazzo Chigi, mentre il candidato indicato dal Cavaliere è il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, che ha da poco dato la sua disponibilità a servire «la patria». E il centrodestra sarebbe a trazione leghista, non più con quel profilo moderato ed europeista che avrebbe tranquillizzato i vertici di Bruxelles, soprattutto per il rispetto degli impegni con l'Ue.
Il capogruppo Fi al Senato, Paolo Romani, a Porta a Porta minimizza: «C'è una sana competizione interna al centrodestra con Fi e Lega, che si contendono il primato». E Maurizio Gasparri, in un tweet: «Se fossero confermati questi exitpoll, il centrodestra risulterebbe la prima coalizione. A questo punto spetterebbe a noi sbrogliare la matassa».
Per il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta, «è possibile che il centrodestra abbia la maggioranza assoluta, più qualche responsabile». Lui prevede «tra i 270-280 seggi alla Camera». Dunque, l'alleanza sarebbe «la prima area politica» e per l'azzurro «ci sarà la fila per entrare nel centrodestra». In sostanza, insiste: «Noi abbiamo vinto, gli altri hanno perso e avremo la titolarità a formare un nuovo governo, se mancano 30,40 voti e li troveremo facilmente».
Il primato si gioca sui seggi, per Fi. Gli exit poll Consorzio Opinio Italia per Rai per il Senato, stimano i seggi per la coalizione 112-152 e alla Camera tra i 225 e i 265. Secondo altri dati il centrodestra otterrebbe 257 seggi alla Camera e 123 al Senato. Un'analisi del centro studi di Fi, secondo Romani, attribuisce al suo partito oltre 270 seggi alla Camera e 148 al Senato. «Il centrodestra, dunque- dice-, ha sostanzialmente vinto le elezioni». Ma bisognerà aspettare i risultati definitivi.
Una nota degli azzurri fotografa così il quadro: «Dopo 5 anni di governo della sinistra il centrodestra e non il Movimento 5 Stelle è l'alternativa vincente. Gli italiani, come aveva chiesto il presidente Berlusconi, non hanno fatto prevalere la deriva grillina». Tutti, tra gli azzurri, escludono che il Carroccio tradisca Fi e Fdi e trovi un accordo con il M5s. «L'alleanza reggerà- dice Brunetta-. Noi rispetteremo il programma che abbiamo scritto insieme. La Lega non è una forza antisistema e l'alleanza del centrodestra non solo è solida, ma è l'alleanza della Lombardia, della Ligura, di decine di città». Per il capogruppo dei deputati azzurri, chi andrà a Palazzo Chigi è un secondario. La domanda è: Salvini o Tajani? Ma che tocchi al centrodestra, non c'è dubbio.
Il presidente dell'Europarlamento non ha fatto campagna elettorale per Fi e ora non fa commenti, per rispetto istituzionale del suo ruolo. Intende tenersi fuori dai giochi anche nelle prossime, incandescenti, settimane. Ieri mattina ha votato al suo seggio a Fiuggi. «Scusate per il disturbo», ha detto agli scrutatori, usando inconsapevolmente le parole del segretario dem Matteo Renzi. Poi è rientrato a Roma, per seguire a casa i risultati elettorali.
Non si è visto al gruppo della Camera, dove i parlamentari di Fi hanno seguito i risultati elettorali, nè al partito in piazza in Lucina, dove alcuni dirigenti hanno studiato i dati per tutta la notte. Domani tornerà a Bruxelles e poi in Spagna per impegni europei. In attesa che sia detta l'ultima parola.
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