Crisi geopolitiche, l'onda lunga della pandemia, partite complesse sul piano energetico e finanziario. In mezzo, il ritorno della guerra in Europa. La globalizzazione, a oltre trent'anni dalla fine della Guerra Fredda, è in crisi. Quali prospettive per il futuro? Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Marcello Foa, ex presidente della Rai e storica firma della nostra testata e Giulio Tremonti (nella foto), tre volte ministro dell'Economia e delle Finanze, ne discuteranno stasera nel convegno Chi decide le sorti del nostro futuro? organizzato a Milano da IlGiornale.it e InsideOver. L'evento si terrà al Palazzo delle Stelline a Milano, alle ore 18. Sarà moderato da Andrea Indini, caporedattore de IlGiornale.it. L'evento si potrà seguire anche in streaming, sempre a partire dalle ore 18, sul sito e sui canali social de ilGiornale.it.
Quelle di Caracciolo, Tremonti e Foa sono visioni critiche delle dinamiche della globalizzazione che partono da presupposti diversi. Geopolitici, per il direttore di Limes, che nel suo ultimo saggio La pace è finita ha parlato delle illusioni aperte dalla caduta del Muro per l'ordine globale e dell'attuale stato di anarchia tra le potenze. Economiche, per Tremonti, che ha sottolineato il fallimento della globalizzazone propria degli Anni Novanta, che la presentava come un processo indolore portatore di benessere e non di competizione tra le nazioni. Nel suo ultimo libro Globalizzazone. Le piaghe e la cura possibile, Tremonti ha indicato alcuni problemi strutturali: il disastro ambientale, lo svuotamento della democrazia, la società in decomposizione, la spinta verso il transumano, l'apparizione dei giganti della rete, la pandemia, la guerra, la crisi energetica.
Sociali, infine, le critiche di Foa, che da giornalista ha narrato i grandi eventi della politica internazionale e da saggista ha ne Il sistema (in)visibile parlato delle sfide del condizionamento sociale da parte degli apparati di potere su media e soggetti politici.
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