Treno passa col rosso sulla linea dei pendolari. Frontale, strage sfiorata

Incidente alla stazione di Inverigo per uno stop "bruciato": sei feriti e oltre 50 contusi

Michele Vanossi
Michele Vanossi

Milano Tempi duri, anche per i treni. La Lombardia e Milano avevano appena ricordato, a un anno di distanza, il disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018 (tre donne morte e 46 feriti per un deragliamento) quando ieri sera l'incubo del disastro si è nuovamente materializzato nel comasco tra Arosio e Merone, alla stazione di Inverigo, in provincia di Como, sulla linea Milano-Asso, anche stavolta, come allora, di competenza di Trenord. Due convogli su cui viaggiavano, per fortuna a bassa velocità, in tutto ben 56 pendolari, alle 18.40 si sono scontrati proprio all'uscita della stazione dopo che il macchinista diretto ad Asso (l'arrivo era previsto per le 18.59), non ha rispettato il segnale di stop. Il conducente è stato così costretto a una brusca frenata che comunque non gli ha evitato di finire contro il treno proveniente dalla direzione opposta e che era atteso alla stazione di Milano Cadorna per le 19.22. Nell'impatto due carrozze sono deragliate e ci sono stati sei feriti, cinque passeggeri e un capotreno, tutti tra i 25 e i 60 anni, che sono stati portati negli ospedali della zona. Si tratta di contusi, persone cadute malamente a causa della frenata improvvisa, tutti codici gialli, quindi le loro condizioni non sono da considerarsi preoccupanti. Gli altri pendolari sono stati assistiti sul posto dal personale paramedico del 118 che ha attivato la macchina dei soccorsi e l'unità di maxi emergenza con cinque ambulanze, quattro automediche e due elicotteri, trasportando i feriti tra gli ospedali di Erba, Cantù, Como e Lecco. Sul posto anche la polizia ferroviaria e i carabinieri della compagnia di Cantù.

Sulla linea Milano-Asso la circolazione è stata sospesa e Trenord, che ha subito aperto un'inchiesta interna, ha organizzato un servizio di autobus sostitutivi tra Arosio e Merone.

Due mesi fa, a commemorare le vittime del disastro ferroviario di Pioltello, era venuto anche il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Una cerimonia sobria. I pendolari quella mattina avevano fatto una sorta di «viaggio della memoria» a bordo di un «Vivalto» superlusso, caldo e veloce, che non aveva accusato neppure un minuto di ritardo, per ricordare il regionale 10452 di Trenord che il 25 gennaio 2018, carico di passeggeri, proveniva da Cremona da dove era partito alle 5.32 ed era diretto a Milano Porta Garibaldi dove era atteso per le 7.24. Il deragliamento c'era stato alle 6.

57 poco dopo che il convoglio era uscito dalla stazione di Pioltello-Limito, in direzione di Milano, a causa di un giunto in cattive condizioni che, come si scoprirà, aveva lo spaccamento di una rotaia.

Molti tra i pendolari presenti alla cerimonia c'erano anche quella maledetta mattina. E hanno chiesto a gran voce, ancora una volta, sicurezza.

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