Matteo Salvini 48 ore fa aveva lanciato l'allarme: «Spero che nessuno abbia nostalgia dei porti aperti». Una sensazione evidentemente corroborata dai segnali provenienti dagli alleati di governo e confermata dalle prime votazioni in Commissione sull'ammissibilità degli emendamenti al dl Sicurezza bis. E in serata il ministro Trenta fa sapere: «Il blocco dei porti da parte delle navi della Marina per frenare l'immigrazione? Nessuno me lo ha chiesto».
I numeri parlano chiaro. Nel primo giorno di votazioni il numero degli emendamenti presentati è stato dimezzato. Su 547 emendamenti ne sono stati dichiarati inammissibili 260. Tra gli inammissibili, quello della Lega relativo all'inasprimento delle norme sulle espulsioni, che chiedeva di estendere l'espulsione a chi commette reati superiori a un anno di reclusione, una modifica considerata strategica dal Carroccio. Inammissibile anche il pacchetto di emendamenti sulle Forze dell'ordine e i Vigili del fuoco. La maggioranza ha dovuto fronteggiare anche il fuoco amico di alcuni parlamentari pentastellati che hanno provato a rilanciare il principio di non respingimento contenuto nella Convenzione di Ginevra. Con un altro emendamento hanno anche chiesto al ministro di non limitare l'ingresso o il transito delle navi e di escludere dai divieti le «navi impegnate in attività di soccorso», come le Ong.
Di fronte a questa offensiva gli stessi Cinquestelle sono stati costretti a puntualizzare. «Gli emendamenti depositati a firma Sarli-Gallo sono da considerarsi a titolo personale poiché non in linea con la posizione espressa dal M5s. Si ricorda che il M5s ha espresso il suo favore all'aumento delle sanzioni e proposto un emendamento per la confisca immediata delle imbarcazioni che violano le leggi dello Stato. Dobbiamo mettere un punto a chi sfrutta i migranti per farsi pubblicità». E a intervenire sul tema migranti, la candidata alla presidenza della Commissione, Ursula von der Leyen, che ha detto: «È importante aiutare in mare ogni persona che si ritrova su imbarcazioni di fortuna» e per questo è necessario «ridare vita alla missione Sophia». Von der Leyen ha aggiunto poi di rendersi conto che «alcuni Stati membri costieri si sentano soli. Una riforma di Dublino è una prossima tappa a cui dobbiamo pensare insieme. I paesi costiere non devono affrontare il problema da soli».
In serata i sottosegretari competenti dei due partiti si sono confrontati su come affrontare le prove del voto nel merito, con la Lega pronta a ripresentare gli emendamenti giudicati inammissibili. L'avvio dell'esame del decreto Sicurezza bis da parte dell'Aula della Camera potrebbe slittare di due giorni. Da calendario, la discussione generale è prevista per lunedì 15, ma potrebbe essere rinviata a mercoledì 17, come annuncia il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia (M5s). Ieri sera sono stati presentati i ricorsi sui 262 emendamenti dichiarati inammissibili. Forza Italia, intanto, con Gregorio Fontana offre un contributo costruttivo al meccanismo dei rimpatri.
Il deputato azzurro con un emendamento di cui è primo firmatario, ha indicato nei risparmi della Camera dei Deputati le risorse necessarie per l'apposito fondo. «Solo così si potrà realizzare un vasto piano di rimpatri con un incremento del 5000 per cento rispetto al modesto stanziamento di due milioni previsto nel testo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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