La procura militare ha archiviato l'indagine sulla casa della Trenta

Il fascicolo aperto era senza indagati né ipotesi di reato. L’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta da pochi giorni ha lasciato la casa finita al centro delle polemiche

La procura militare ha archiviato l'indagine sulla casa della Trenta

Nessun reato ravvisato. Per questo, la Procura militare di Roma ha archiviato il fascicolo di indagine sull'appartamento di servizio assegnato a Elisabetta Trenta quando era ministro della Difesa e che la stessa esponente grillina ha mantenuto anche una volta terminato il suo incarico dopo la riassegnazione dell'alloggio al marito militare.

Il fascicolo, aperto a modello 45 dopo le notizie uscite sui media, era senza indagati né ipotesi di reato. Al termine degli accertamenti effettuati, secondo quanto si apprende, non sarebbero emersi profili di reato militare. Il caso era scoppiato lo scorso novembre a seguito di un'inchiesta del Corriere della Sera che aveva svelato come la Trenta vivesse ancora nello stesso appartamento nel centro della Capitale che le era stato assegnato in qualità di ministro della Difesa. Il suo ruolo, però, era terminata a settembre con l’insediamento del governo Conte II. Secondo lo stesso quotidiano, per occupare l’appartamento situato in zona San Giovanni in Laterano la Trenta pagava solo 141,76 euro di canone mensile. Una cifra che arrivava a 314,95 euro includendo anche la rata per l’utilizzo dell’arredamento.

L'ex ministro si era difesa spiegando di non aver cambiato casa perché la stessa era stata riassegnata al marito, il maggiore dell'Esercito italiano Claudio Passarelli. Il suo chiarimento, però, non era servito a far calare la pressione mediatica. Per evitare ulteriori polemiche, la coppia aveva annunciato di aver rinunciato all’appartamento.

Qualche giorno fa, la Trenta aveva annunciato sui social il cambio casa: "Vi scrivo per comunicare che il 9 Gennaio ci sarà il tanto discusso trasloco dal famoso 'Appartamento di Stato'". Le operazioni, secondo quanto riportato La Verità, sarebbero avvenute in anticipo sulla tabella di marcia. Martedì mattina diversi operai e un camion della ditta One si sarebbero presentati fuori dall'alloggio della coppia. "Come avevo promesso il trasloco è già in corso...", ha raccontato l'ex ministro della Difesa, precisando che "a Natale è festa per tutti, anche per i traslocatori”. Un modo, questo, per sottolineare che tutto era pronto e che solo le feste hanno ritardato il trasporto.

La coppia ha, così, lasciato l'alloggio in centro per tornare nella casa che possiedono al Prenestino dove la Trenta viveva prima che diventasse ministro e si spostasse a vivere nella casa finita al centro delle polemiche.

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