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Trieste, gli antifascisti sfilano per insultare agenti e militari

La città blindata per il corteo di CasaPound e degli antagonisti. Dal fronte rosso vergognosi insulti alle forze dell'ordine

Trieste, gli antifascisti sfilano per insultare agenti e militari

A Trieste sfilando due cortei: uno è quello di CasaPound che celebra il 4 novembre, anniversario della vittoria della Grande Guerra, l'altro invece è quello organizzato da antifascisti e antagonisti. In città diversi negozianti hanno deciso di chiudere i battenti dei loro negozi temendo scontri tra le due fazioni. Il corteo di CasaPound paartito da Largo Riborgo sulle note della "Cavalcata delle Valchirie", di fatto ha come suo punto finale la statua di Rossetti. Il corteo di CasaPound è stato accompagnato da uno striscione piuttosto eloquente: "Italia risorgi, combatti, vinci!". Gli antifascisti invece hanno risposto con alcuni striscioni da Campo San Giacomo.

Tra quelli esposti uno ha particolarmente fatto il giro dei social con la scritta: "Il fascismo non è una opinione. è un crimine". Ma la manifestazione antifascista è stata macchiata da alcuni cori vergognosi contro le Forze dell'Ordine. In tanti hanno segnalato cori duri e pieni di insulti contro gli agenti che in questo sabato di pioggia hanno svolto il loro lavoro per le strade di Trieste per garantire la sicurezza e lo svolgimento del corteo. A segnalare per primo i cori è stato Francesco Russo del Pd e vicepresidente del Consiglio regionale: "Ho sentito - aggiunge Russo - cori vergognosi contro le nostre forze dell’ordine. Uomini e donne che ogni giorno lavorano per garantire a tutti noi di poter vivere in pace e tranquillità e che meritano il nostro rispetto e la nostra gratitudine". E alle parole di Russo sono seguite anche quelle dell'assessore alla Scurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti: "La città di Trieste è ferita dai vergognosi cori lanciati contro le Forze dell’Ordine dal corteo organizzato oggi dalla cosiddetta rete antifascista e antirazzista della sinistra. Alle Forze dell’Ordine - conclude Roberti - va la più totale solidarietà della Giunta".

Ancora una volta la sfilata degli antifascisti è stato solo un pretesto per insultare chi indossa una divisa.

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