Cronache

È troppo grasso: la radiografia al centro equino

Paziente di 180 chili, nessun ospedale ha macchinari adeguati. E finisce alla clinica veterinaria

È troppo grasso: la radiografia al centro equino

Se sei obeso, a Lecce ti trattano «come un animale». Nel senso che se hai qualche taglia di troppo e devi sottoporti ad una risonanza magnetica, per assicurarti una soluzione «rapida» al problema ti indirizzano ad un centro diagnostico equino. Ricoverandoti insieme alle bestie.

Il protagonista di questa storia di malasanità si chiama Vito, ha 32 anni, una casa nella provincia leccese e qualche chilo di troppo sulle spalle. Per la precisione pesa 180 kg e da qualche tempo soffre di dolori lancinanti alla schiena. Due giorni fa, armato di ricetta medica, si è rivolto agli ospedali del Salento per prenotare una risonanza magnetica lombo-sacrale. Peccato che per lui non ci fosse spazio, visto che nelle strutture pubbliche salentine non sembrano esserci macchinari grandi a sufficienza per far entrare un obeso.

Giorni di chiamate, richieste negate e nessun centro medico disposto a prendersi la briga di caricarlo sull'attrezzatura sanitaria. Alla fine Vito si era quasi convinto a tenersi il mal di schiena. Poi si è rivolto a Tommaso Prima, segretario del «Comitato per la difesa dei diritti delle persone obese». E così la farsa si è trasformata in tragedia. «Ho chiamato alcune strutture ospedaliere per chiedere informazioni racconta Prima E in una di queste l'operatore mi ha detto che l'unico modo per risolvere il problema in 24 ore era quello di rivolgersi ad un centro veterinario equino in provincia di Ferrara. Pensavo fosse uno scherzo, invece è tutto vero».

A far gridare al «razzismo» l'associazione degli obesi è il fatto che «nel 2017 i ciccioni vengano trattati come se fossero cavalli o vacche». Spediti in un centro veterinario senza tanti complimenti. Immaginatevi la sala d'attesa: «Prego, si sieda vicino alla mucca Guendalina e saremo subito da lei». C'è poco da ridere, in realtà. Perché il problema è serio. Per gli obesi infatti lo strumento per le risonanze (un tunnel chiuso al cui interno viene posizionato il paziente) si tratta di un vero e proprio incubo. In Italia alcuni ospedali hanno i macchinari «aperti» adatti a tutte le taglie, ma a quanto pare non ce ne sono nel Salento.

Intanto, dopo le proteste, il primario di radiologia di Lecce, Massimo Torsello, ha invitato lo sventurato obeso ad andare all'ospedale «Vito Fazzi» dove «ci sono macchinari con carrello da 250 kg e tunnel da 70 centimetri di diametro». Ovvero 10 centimetri in più del normale. Non è detto però che Vito riesca fare la risonanza, visto che bisogna “verificare praticamente se è possibile fare l’esame”. Se riuscirà ad entrare nel tunnel, bene.

Altrimenti c'è sempre il centro equino.

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