Cronaca locale

Trovata una tartaruga alligatore nel torrente

Morde più forte di uno squalo, abbandonata vicino a un parco giochi

Trovata una tartaruga alligatore nel torrente

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Trovata una tartaruga alligatore nel torrente

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Un esemplare di tartaruga alligatore, di notevoli dimensioni, è stata recuperata nel Torinese e consegnata ai veterinari del Canc, il Centro Animali Non Convezionali che ha sede a Grugliasco e fa parte della Struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università di Torino.

L'esemplare, comunemente noto come testuggine alligatore, appartiene ad una specie di cui attualmente è vietata la commercializzazione e la detenzione. Il rettile è stato ritrovato sul greto del torrente Rio Fellone nel Comune di Pianezza da personale del nucleo Raggruppamento Carabinieri Cites del Comando carabinieri di Torino per la tutela della biodiversità e dei parchi. Non lontano da un parco giochi dei bambini.

L'animale è stato visitato dai veterinari del Canc che non hanno riscontrato patologie gravi ad eccezione del naturale stress che ha comportato l'ambiente non idoneo in cui è stato ritrovato. La tartaruga pesa 15,7 chili ed è lunga, testa compresa, 60 cm di cui 40 solo di carapace. E sta benone.

Al momento è stata inserita nel recinto per animali pericolosi presente nell'Oasi del Canc in attesa che venga destinato a bioparchi idoneo. Originario degli Stati Uniti sud - orientali, l'animale non può essere importato. Caratterizzata da un'elevata aggressività e una notevole forza di morso, la testuggine alligatore, costituisce effettivo pericolo anche per l'uomo, e sarà affidata ad un centro autorizzato alla detenzione. Per capire: morde più forte di uno squalo bianco o di un leone. Quando azzanna può esercitare una pressione di 71 kg a cm quadrato, paragonabile al morso della tigre o della iena, quindi inutile dire quanto possa essere pericolosa. Una particolarità è la presenza di un'appendice rossastra a forma di verme presente sulla lingua che viene utilizzata per attirare le prede, pesci, crostacei e piccoli mammiferi.

La vera domanda è: cosa ci faceva in mezzo a un torrente? Ovviamente si tratta di un abbandono estivo. Un atto di inciviltà sia nei confronti della povera tartaruga, sia verso la comunità, visto il rischio che si poteva correre con un bestione del genere in libertà.

I carabinieri forestali, a fronte di eventuale ritrovamento di rettili o altre specie esotiche, invitano la collettività a non avvicinarsi o recuperare, bensì di segnalare al numero delle emergenze ambientali 1515, la presenza dell'animale.

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