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Trump chiude le frontiere: "Dazi sui prodotti europei"

Anticipazione del «Wall Street Journal»: 90 marchi potrebbero subire rincari automatici fino al 100%

Trump chiude le frontiere: "Dazi sui prodotti europei"

Nel mirino di Donald Trump finisce anche il made in Italy e uno dei suoi simboli, la Vespa, gioiello di casa Piaggio. L'amministrazione americana sta infatti preparando la prima offensiva commerciale verso il Vecchio Continente, valutando di imporre dazi punitivi del 100% su una serie di prodotti europei in risposta al bando Ue sulla carne statunitense di bovini trattati con gli ormoni. Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui «il caso della carne fornirà un'indicazione su quanto Trump intenda essere aggressivo con i partner commerciali».

D'altronde, già in campagna elettorale il presidente Usa aveva minacciato più volte di colpire le principali economie mondiali con pesanti dazi per presunte violazioni dei trattati commerciali. La lista dei prodotti su cui potrebbe abbattersi la scure del tycoon è lunga: sono novanta, da moto e motorini al cioccolato, passando per mostarda, paprika e tosatrici. E forse pure il foie gras. Nel mirino c'è la Vespa della Piaggio, a cui fanno capo anche Aprilia e Moto Guzzi. Ma anche le moto da cross della svedese Husqvarna Group e dall'austriaca Ktm. Così come San Pellegrino e Perrier (acque del gruppo Nestlé) e il formaggio Roquefort.

I Paesi europei potenzialmente più colpiti sono Germania, Francia e Italia, per i quali le tariffe potrebbero riguardare anche «i pomodori, interi o tagliati, preparati o preservati se non con aceto o acido acetico». La questione delle carni Usa trattate con ormoni è stata oggetto di discussione all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). E nel 2008 l'organismo si è pronunciato a favore degli Stati Uniti, riconoscendo il diritto a mantenere le tariffe introdotte sui prodotti europei in risposta al divieto alle carni, considerato una violazione alle regole di commercio internazionale. Washington, tuttavia, ha sospeso i dazi dopo che nel 2009 Bruxelles ha dato il via libera in Ue alle carni americane non trattate con ormoni. In realtà, i produttori di carne bovina a stelle e strisce sostengono che l'Europa non ha attuato pienamente l'apertura. E i dati dell'US International Trade Commission mostrano come nel 2016 l'export di carni di manzo americane verso l'Ue sia stato meno di un quarto di quello diretto in Giappone o Sud Corea, e meno della metà di quello verso Messico e Canada. Nel 2015, quindi, il Congresso Usa - durante l'amministrazione Obama - ha approvato una legge che rende più agevole l'applicazione di dazi punitivi.

E ora la questione dovrebbe essere uno tra i primi dossier sul tavolo del nuovo rappresentante per il commercio estero nominato da The Donald, Robert Lighthizer. Il valore delle merci interessate dalla misura è relativamente basso, poiché secondo il Wto gli Stati Uniti possono imporre tariffe punitive solo su importazioni per circa 100 milioni di dollari. Di fatto rimarrebbe escluso, per esempio, il vino francese, che vale 1,6 miliardi di dollari l'anno.

È già partita una campagna per scongiurare il pericolo delle super-tariffe nel settore delle motociclette di piccola cilindrata provenienti dall'Ue, come appunto la Vespa. «Mettere a repentaglio un intero settore è inappropriato», ha commentato Rob Dingman, presidente dell'American Motorcyclist Association.

E forti timori sono stati espressi anche dai rappresentanti dei prodotti alimentari di fascia alta, tra cui la Confederazione dei produttori del formaggio Roquefort.

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