Cronache

Turista stuprata dopo la discoteca Era in spiaggia con un connazionale

Vittima una 17enne tedesca. L'aggressore è già in Germania

Turista stuprata dopo la discoteca Era in spiaggia con un connazionale

Venezia Ancora. Ancora e ancora stupri. Soprattutto quelli in spiaggia. Ragazzine che si fidano perfino dei propri simili e poi vengono violentate. L'ultimo episodio è avvenuto a Bibione nella notte tra mercoledì e giovedì. Il copione sempre lo stesso: i due si conoscono, qualche moina, qualche sorriso, qualcosa da bere, poi si appartano in spiaggia e si consuma la violenza. Così era accaduto a Jesolo e così anche a Bibione.

Lei è una ragazzina di 17 anni che arriva da Stoccarda il primo settembre. Era qui, lungo il litorale a metà tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, con degli amici e la mamma di una sua coetanea, per gli ultimi giorni di vacanza. Lui invece è un ventitreenne connazionale, individuato a tempo di record, che avrebbe già fatto rientro in Germania. I due si sono conosciuti in una discoteca di Bibione, lei avrebbe alzato il gomito, qualche superalcolico, una passeggiata in spiaggia e lui avrebbe abusato di lei, profittando dello stato della giovane. La ragazzina si è risvegliata alle cinque del mattino, da sola, seminuda piena di graffi e lesioni, all'altezza dell'arenile di piazzale Zenith. Sul corpo le tracce dello stupro. Disperata ha chiesto aiuto a un'amica che l'ha soccorsa e accompagnata dai carabinieri. Ma lei non ricordava.

I due erano stati visti insieme in una discoteca del litorale, prima di andare in un posto appartato. Ai militari dell'Arma la ragazzina in lacrime ha raccontato quello che è stata in grado di ricostruire, ma non tutti i dettagli utili agli investigatori. È stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso e all'ospedale di Portogruaro nel veneziano. I medici hanno riscontrato la violenza. Subito sono scattate le indagini da parte dei carabinieri che hanno ascoltato amici, dipendenti della discoteca, buttafuori. In 24 ore hanno raccolto tutto quello che potevano, mettendo insieme i pezzi, di chi aveva visto per l'ultima volta la giovane, prima che scomparisse con questo ragazzo, a cui poi i militari hanno dato un'identità.

L'uomo sarebbe un turista tedesco di 23 anni che beato, pacifico se ne sarebbe già tornato in Germania, ma la procura di Pordenone ha aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata.

Tutto questo solo a pochi giorni da un altro stupro avvenuto a Jesolo, dove un senegalese, Mohamed Gueye, di 25 anni ha violentato una ragazzina di non ancora 15 anni mentre si trovava in vacanza con la famiglia. Anche qui: la conoscenza in un locale, la passeggiata in spiaggia come se fosse un via libera e poi la violenza. E succede anche a poche settimane da altri due stupri. A Rimini, una turista tedesca di 19 anni ha raccontato di essere stata stuprata da due giovani allievi poliziotti.

E poi a Parma, una ragazza di 23 anni, violentata e seviziata per una notte intera da un imprenditore di 46 anni, Federico Pesci e dal suo pusher nigeriano Wilson Ndu Aniyem.

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