«Tuteliamo i bagnanti con vigilanza privata»

Chi vuole rilassarsi viene disturbato

«Tuteliamo i bagnanti con vigilanza privata»

Renato Papagni presidente di Federbalneari, perché i vu cumprà sono un problema per i gestori delle spiagge?

«C'è una questione di sicurezza e tranquillità dei bagnanti, che stiamo cercando in tutti i modi di tutelare».

Che misure avete preso?

«Dall'inizio della stagione cerchiamo di proteggere come possiamo i nostri bagnanti. Tralasciando la qualità dei prodotti che smerciano, i venditori abusivi danno fastidio a chi vuole rilassarsi in spiaggia. Si infilano fra lettini e ombrelloni, disturbano chi riposa per vendere la mercanzia».

In concreto cosa avete fatto?

«Abbiamo istituito una sorta di vigilanza privata, con un addetto ogni 100 metri. Ogni marinaio comunica via walkie talkie alla postazione vicina l'arrivo e la presenza degli ambulanti. Sono poveri cristi, è vero, ma la loro attività è intollerabile. Non possiamo impedire di passare sull'arenile ma esporre la merce come fosse un mercatino all'aperto sì».

In caso di problemi cosa succede?

«Noi facciamo solo sorveglianza, se ci sono problemi gli addetti avvisano la Capitaneria di Porto».

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