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Tutte le "falle" di quota 100. Ecco chi non potrà accedere

Chi si ritira prima perderà fino al 28%. E i limiti nel decreto frenano opzione donna e riscatto della laurea

Tutte le "falle" di quota 100. Ecco chi non potrà accedere

Conti che non tornano. Dubbi sulle coperture innanzitutto, ma anche sulla platea degli interessati e sui vantaggi per le lavoratrici e per chi riscatterà la laurea. Il giorno dopo l'approvazione del decreto sono iniziati calcoli e simulazioni su Quota 100 e sulle altre novità.

Indubbio in vantaggio per chi rientra nei requisiti nel periodo di sperimentazione (tre anni al termine dei quali potrebbe tornare in vigore la Fornero). I 62enni con 38 di contributi che potranno andare in pensione con 5 anni di anticipo rispetto alla normativa precedente.

Il vicepremier Matteo Salvini non ha dubbi sul fatto che le adesioni saranno massicce. «Tutti quelli che maturano il diritto alla pensione nel 2019 andranno in pensione nel 2019. Se saranno meno risparmieremo dei soldi e li investiremo in altro, io spero che saranno anche di più e dovremo cercare altre risorse», ha spiegato il leader della Lega.

Nel triennio per Salvini andranno in pensione un milione di lavoratori. Le stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio sono di 427mila nuovi pensionati nel 2019.

Ma nel governo, in particolare al ministero dell'Economia, si spera invece sull'effetto deterrente del divieto di cumulo tra i redditi previdenziali e quelli dal lavoro. Anche perché, nonostante la partenza al rallentatore, tra marzo e settembre, la riforma pensionistica rischia di costare molto di più dei 3,9 miliardi preventivati, costringendo il governo a utilizzare il fondo taglia deficit da due miliardi e attivare i tagli alla spesa dei ministeri.

I dubbi sulle coperture a Cesare Damiano (ex ministro del Lavoro) e Maria Luisa Gnecchi, del Centro Studi Previdenza di Lavoro&Welfare che hanno messo insieme Quota 100, reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza.

In particolare questa ultima misura è destinata a costare più del previsto. «Il costo dell'operazione mette in luce come queste misure siano a rischio copertura: tutti sanno che i pensionati fino a 500 euro al mese sono più di 2 milioni, con una media annua di poco superiore ai 3.000 euro; Di Maio afferma che, con i paletti, saranno coinvolti in 500 mila; se bisogna portare la media della loro pensione a 9.360 euro annui, il costo sarà di poco più di 3 miliardi all'anno». Tutte le misure superano i 15 miliardi all'anno, 45 miliardi nel triennio. Più dei 22 stanziati dalla Legge di Bilancio.

Il governo ha ribadito che non si saranno penalizzazioni. Vero, ma l'anticipo del pensionamento comporterà per forza un taglio dell'assegno. Secondo una simulazione di Aon per Il Sole 24ore chi si ritirerà 62 anni con 38 di contributi dovrà rinunciare al 22% della pensione rispetto al calcolo dell'assegno che si otterrebbe con la vecchiaia a 67 anni. Il taglio sale al 28% per retribuzioni intorno a 150 mila euro.

La conferma di opzione donna è uno dei punti di forza del decreto. Ma la norma proroga la pensione anticipata con ricalcolo della rendita solo per le lavoratrici che hanno maturato i requisiti (almeno 35 anni di contributi e un'età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le autonome).

Simulazioni anche sul riscatto della laurea. La riforma estende un metodo di calcolo favorevole, fino ad oggi riservato agli inoccupati a tutti i lavoratori. Serviranno 5.241,30 euro per ogni anno di studio per 40 mila euro, secondo Fondazione Studi Consulenti del Lavoro il centro studi dei dottori commercialisti. Ma si potranno riscattare periodi calcolati con il sistema contributivo, quindi dal 1996 in poi e con un limite a 45 anni. Diventa quindi impossibile usare il riscatto per ottenere quota 100.

Un paletto inserito per restringere la platea dei potenziali pensionati del 2019.

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