«Un'emozione diventata business»

Il presidente: «Il nostro modello del Salone è inimitabile»

Marta Bravi

Claudio Luti, presidente di Kartell e neo presidente del Salone del Mobile. Il suo in realtà è un ritorno: come è stato entrare nell'organizzazione in corsa?

«Sono stato nominato meno di un mese fa. Spero che tutto il lavoro fatto fino a ora dia un buon risultato: molte decisioni erano state già prese. Stiamo lavorando tutti per creare un'esperienza indimenticabile».

La concorrenza è spietata

«Ogni capitale nel mondo organizza una design week: da Parigi a Tokyo a Bejing. Tutti hanno capito che il design è un valore per la città».

C'è qualche città che minaccia la nostra leadership?

«Io non temo nessuno ma, attenzione: è molto difficile salire, ma facilissimo scendere».

Che cos'ha Milano di diverso?

«Due cose: la straordinaria capacità degli imprenditori di dialogare con i creativi e la filiera produttiva di altissima qualità. Però non basta: bisogna anche sapere fare marketing, esportare i propri prodotti e distribuirli. Al Fuorisalone si fa business, si prendono ordini e accordi, ci sono più di 1000 eventi, in ogni angolo si trova creatività».

La formula della settimana degli eventi diffusi sta prendendo sempre più piede...

«È qualcosa che le altre città del mondo stanno cercando di replicare, ma non è semplice: i miei amici della moda sono abituati a lavorare «dentro», nei cortili, negli showroom, noi del design siamo più propensi ad aprirci».

Perché il design attira pubblici così diversi?

«Il design sembra in apparenza più democratico, ma nasconde grande lavoro e cultura. Solo le cose di alta qualità riescono a emozionare».

In città per una settimana si respira un'atmosfera creativa...

«È proprio questa la peculiarità di Milano, che gli altri non riescono a riprodurre».

Cosa vedremo a Euroluce?

«L'illuminazione ha fatto grandi passi avanti grazie alla tecnologia. È lo spazio più innovativo: il settore è stato costretto, anche a suo vantaggio, a usare alternative alle fonti luminose.

Come è cambiato l'ufficio?

«C'è l'ufficio tradizionale, quello liquido e in condivisione, e l'ufficio che si avvicina molto alla casa, per materiali e colori. C'è più libertà: si è rotto lo schema».

All'inaugurazione ci sarà il presidente della Repubblica Mattarella.

«È la prima volta! Tutti hanno capito che più facciamo sistema, più peso abbiamo nel mondo. Solo facendo sistema si vince».

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