Gli Usa restano una polveriera. Trump punta al pieno a Tulsa

Il presidente: "Un milione di persone al mio comizi". L'autopsia del giovane di Atlanta: "Ucciso alle spalle"

Gli Usa restano una polveriera. Trump punta al pieno a Tulsa

Rayshard Brooks è morto con due colpi di arma da fuoco alla schiena. É destinato ad infiammare nuovamente gli animi il risultato dell'autopsia sul corpo dell'afroamericano ucciso da un agente della polizia bianco ad Atlanta venerdì scorso. Il 27enne è deceduto per danni ad alcuni organi e la conseguente emorragia, e la causa sono appunto i colpi alla schiena, come ha spiegato il medico legale, il quale ha bollato il caso come omicidio. Gli agenti non hanno giustificazione per quello che hanno fatto, sparando alle spalle ad un uomo che non rappresentava alcuna minaccia, ha fatto sapere il legale della famiglia di Brooks parlando nel corso di una conferenza stampa accanto alla moglie, alla figlia, al cugino e alla nipote dell'uomo.

I poliziotti che lo hanno ucciso devono andare in prigione, ha chiesto con forza la consorte dell'afroamericano, Tomika Miller, scoppiata in lacrime in diretta tv. Mentre la nipote di Rayshard, Tiara Brooks, ha urlato tutto il suo dolore ripetendo: «Siamo stanchi, siamo stanchi». «Quante proteste ancora serviranno per assicurare che la prossima vittima non sia vostro cugino, vostro fratello, vostro zio, vostro nipote, il vostro amico o il vostro compagno? - ha proseguito - Quante proteste ancora per porre fine all'uso eccessivo della forza da parte della polizia?». «É stato un omicidio» ha detto da parte sua Stacey Abrams, la politica afroamericana ex candidata governatrice della Georgia che Joe Biden potrebbe scegliere come aspirante vice presidente. «La decisione di sparargli alle spalle può essere stata generata da impazienza, o frustrazione, o panico, ma non è in alcun modo giustificabile, un uso della forza senza alcuna ragione» ha ribadito. L'agente che ha sparato all'uomo, Garrett Rolfe, è stato licenziato ed è in attesa di sapere se sarà incriminato, mentre il capo dell'Atlanta Police Department, Erika Shields, si è dimessa.

Ma il caso di Brooks ha alimentato nuovamente la rabbia contro l'uso eccessivo della forza da parte della polizia, scatenando nuove proteste contro il razzismo in tutto il paese. Migliaia di persone hanno manifestato a Washington, davanti alla Casa Bianca, a New York e a Los Angeles. Mentre a San Francisco una folla di manifestanti ha bloccato il Bay Bridge. Sulla questione delle proteste è tornato ad esprimersi anche il presidente Donald Trump, il quale ha accusato i media di sinistra di criticarlo perché a loro parere con la decisione di riprendere i comizi ignora i rischi di contagio, senza però sollevare il medesimo problema per le proteste per la morte di George Floyd. «I fake news media di estrema sinistra, che non avevano alcun problema di coronavirus con i rivoltosi e i saccheggiatori che distruggevano le città gestite dai democratici, stanno tentando di rimproverarci per i nostri grandi comizi. Non funziona» ha scritto su Twitter. Sempre sul sito di microblogging il tycoon ha poi affermato che per l'evento di sabato sera a Tulsa, in Oklahoma, con il quale riparte la sua campagna elettorale dopo la pausa forzata per la pandemia, «quasi un milione di persone ha chiesto il biglietto».

Dalle autorità sanitarie di Tulsa, tuttavia, arrivano forti pressioni perché cancelli o rinvii il comizio, che ritengono troppo pericoloso per una ripresa dei contagi. Trump, invece, tira dritto per la sua strada, e se i sondaggi danno il rivale democratico Biden sempre più in vantaggio, lui assicura che «la maggioranza silenziosa è più forte che mai».

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