Cronaca internazionale

Usa, lo stragista si suicida. Fine dell'incubo nel Maine

Robert Card si è sparato alla testa dopo oltre due giorni di caccia all'uomo. Movente incerto ma "problemi psichici"

Usa, lo stragista si suicida. Fine dell'incubo nel Maine

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L'incubo è finito per gli abitanti del Maine e per la comunità di Lewiston, dove all'inizio della settimana il 40enne Robert Card ha ucciso 18 persone in una sala da bowling e in un ristorante. Dopo una caccia all'uomo durata oltre due giorni, con tre intere contee dello stato in lockdown, il killer è stato trovato morto venerdì sera vicino a un fiume non lontano da dove aveva compiuto il massacro.

La polizia ha spiegato che l'area nei boschi era stata perlustrata due volte prima della scoperta del cadavere. L'uomo, hanno confermato le autorità, si è tolto la vita con un colpo di arma da fuoco in testa: il suo corpo era all'interno di un rimorchio vicino al centro di riciclaggio dove lavorava a Lisbon, un impiego da cui però di recente era stato licenziato. Una perdita pesante che si sarebbe aggiunta - secondo indiscrezioni - alla fine di una storia sentimentale, e sembra che abbia aperto il fuoco proprio nei luoghi che frequentava con la sua ex.

Il killer ha lasciato un biglietto di saluto ai suoi cari, contenente anche la password per il suo cellulare e gli estremi bancari. Il commissario per la pubblica sicurezza del Maine, Michael Sauschuck, ha spiegato che di fianco al corpo sono state trovate due armi da fuoco, e Card indossava la stessa felpa che aveva durante la sparatoria, ma non è chiaro quando si sia tolto la vita.

Ancora la polizia non si è sbilanciata sulle motivazioni che lo hanno spinto a compiere il folle gesto, ma ha fatto sapere che aveva gravi problemi di salute mentale, sentiva delle voci e soffriva di paranoia. Nonostante questo era in grado di acquistare armi legalmente perché non era mai stato costretto a sottoporsi a delle cure. «Chiaramente c'è una componente di problemi psichici», ha precisato Sauschuck. Il presidente Joe Biden si è detto grato che i residenti del Maine siano al sicuro «dopo aver trascorso giorni atroci nascosti nelle loro case», precisando tuttavia che «gli americani non dovrebbero vivere in questo modo». Il comandante in capo ha chiesto «ancora una volta ai repubblicani al Congresso di adempiere al loro obbligo di garantire la sicurezza del popolo americano. Fino a quando non arriverà quel giorno, continuerò a fare tutto ciò che è in mio potere per porre fine a questa epidemia di violenza armata. La comunità di Lewiston e tutti gli americani non meritano niente di meno». «Come molte persone, stasera tiro un sospiro di sollievo sapendo che Robert Card non è più una minaccia per nessuno - ha sottolineato da parte sua la governatrice del Maine Janet Mills - So che ci sono molte persone che condividono questo sentimento».

E infatti, in tanti nella cittadina di 38 mila abitanti si sono detti sollevati, come Kaitlan Collins, una delle persone sopravvissute al massacro, la cui cugina è stata invece uccisa nella sparatoria: «La comunità - ha commentato con la Cnn - ora può andare avanti senza la paura che lui sia là fuori».

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