Coronavirus

Vaccini, vertice tra ministero e militari

Domani l'ok dell'Ema a Pfizer e l'incontro per organizzare i trasporti

Vaccini, vertice tra ministero e militari

I primi vaccini Pfizer Biontech arriveranno all'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma tra il 25 e il 26 dicembre, ovvero a Natale e Santo Stefano. Partiranno dal Belgio il 24 e all'arrivo in Italia saranno scortati dall'Esercito fino a destinazione. Lì le dosi saranno spacchettate e, quindi, inviate nelle varie regioni per la distribuzione.

Al momento si sa solo che la parte delle 9.750 dosi destinate alle isole saranno trasportate al maxi hub nazionale di Pratica di Mare da dove poi partiranno, in particolare per la Sicilia e la Sardegna, ovviamente via aereo. In allerta anche i C-130 della 46esima Brigata aerea di Pisa. Il resto dei vaccini, con ogni probabilità, partirà a bordo di mezzi militari. Ma il piano preciso lo si saprà solo domani, quando è previsto un vertice organizzativo e informativo tra la task-force del ministero della Salute e le Forze armate.

La cosa che desta preoccupazione è che a pochi giorni dall'arrivo dei vaccini solo il Coi (Comando operativo di vertice interforze) sia stato informato dalla task force sanitaria, mentre a livelli «più bassi» di forza armata, le delucidazioni saranno date solo domani, ovvero a pochi giorni dalla prima distribuzione, che dovrà avvenire in tempi brevissimi, visto che i vaccini dovranno essere inoculati entro 5 giorni dallo spacchettamento delle confezioni. I militari sono comunque pronti e operativi, così come lo erano già in periodo di emergenza Covid.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, in accordo con il capo di Stato Maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, ha infatti dato la massima disponibilità di personale e mezzi dedicati a questa nuova fase. Dopo questa prima distribuzione simbolica, ci si dovrà preparare comunque all'arrivo di un'ulteriore fornitura di oltre 1 milione 800mila dosi che saranno dedicati alle categorie più deboli, ovvero agli ospiti delle Rsa, ai medici, agli operatori socio sanitari e, probabilmente, a forze dell'ordine e forze armate. Questa nuova seconda fase dovrebbe prendere il via nel mese di gennaio, quando si entrerà nella fase operativa clou.

Il direttore dell'Agenzia del farmaco a Nicola Magrini, in un'intervista al Corriere della Sera ha chiarito che «in Italia 10mila operatori sanitari, medici e infermieri, si sono prenotati spontaneamente per la vaccinazione che consentirà in partenza di avere ospedali Covid free. Inizieranno regolari consegne settimanali da circa 300mila dosi ciascuna, destinate ai 222 punti di vaccinazione già indicati dalle Regioni ai quali se ne aggiungeranno altri fino ad arrivare ai 300 concordati. Tutti dotati di celle frigorifere capaci di garantire la temperatura di conservazione del vaccino». I bambini saranno tra gli ultimi a essere vaccinati, dopo l'estate.

Questo è perché, sempre a detta di Magrini, «sviluppano la malattia e rispondono meglio all'infezione» e «più avanti si vedrà con i test salivari di identificare i soggetti che possiedono anticorpi per selezionare le persone che hanno più urgenza di essere immunizzate».

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