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Vaiolo, i casi saliti a 92. L'Oms chiede prudenza: "Impedire la diffusione"

Crescono i contagi nel mondo: "Cercare tutti i positivi, curare e tracciare". Biden: "Preoccupati"

Vaiolo, i casi saliti a 92. L'Oms chiede prudenza: "Impedire la diffusione"

Già si parla di misure preventive per proteggersi dal vaiolo delle scimmie e si sdoganano quelle adottate con il Covid appena infilate nel dimenticatoio. Il «monkeypox» non sembra un fenomeno da sottovalutare: potrebbe provocare contagi negli eventi di massa e potrebbe servire persino un vaccino ad hoc per proteggere soprattutto la popolazione sotto i 50 anni che non è mai stata immunizzata contro il vaiolo (in Italia circa 35 milioni di persone).

Persino Joe Biden si dice «preoccupato» per questo virus mentre l'Oms, che ipotizza maggiore diffusione in tutto il mondo, sta già lavorando per fornire una guida per proteggere dal contagio medici in prima linea e altri operatori sanitari che potrebbero essere a rischio, come gli addetti alle pulizie. Ad oggi però, il fenomeno è ampiamente sotto controllo. Sono 92 i casi di vaiolo delle scimmie segnalati all'Oms da parte di 12 stati membri, tra cui Europa e Stati Uniti, a cui se ne aggiungo altri 28 sospetti. Nessun infetto, però, ha mai viaggiato nei paesi in cui questa malattia è endemica (soprattutto in Africa). Un particolare che ha messo in allarme l'Oms che avverte: «C'è urgente necessità di aumentare la consapevolezza relativa a questa malattia e di praticare una ricerca dei casi, provvedendo ad isolarli e curarli, tracciare i contatti e fornire cure per prevenire ulteriori contagi».

La situazione dunque potrebbe sfuggire di mano. Anche perché, suggeriscono gli esperti, libera circolazione e abolizione delle restrizioni per il Covid avrebbe provocato una mutazione di questo virus che potrebbe essere diventato più trasmissibile da uomo a uomo. Ed è forse questa ipotesi ad allarmare persino il presidente degli Stati Uniti. «I recenti casi sono qualcosa per cui tutti dovrebbero essere preoccupati, poiché se il virus si diffondesse sarebbe significativo» ha affermato ieri Joe Biden rispondendo a una domanda dei giornalisti nella base aerea di Osan in Corea del Sud. E poi ha spiegato che negli Usa «sono già al lavoro per capire quale vaccino possa essere utilizzato contro il vaiolo delle scimmie, i cui casi continuano ad aumentare in tutto il mondo».

Ma è prematuro pensare già a delle immunizzazioni di massa? L'Oms ci dice che «i casi sono stati identificati principalmente, ma non esclusivamente, tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e con coloro che hanno uno stretto contatto fisico con gli infetti sintomatici». E poi ha aggiunto: «È molto probabile che casi emergano in altri settori della popolazione e in altri Paesi ed è prevedibile che ci saranno più casi di vaiolo delle scimmie da identificare poiché la sorveglianza verrà estesa ai paesi che non sono endemici». Per il momento, però, l'Oms non ritiene necessarie restrizioni o divieti di viaggio anche se sottolinea che i contagi possono verificarsi negli eventi di massa e ricorda anche «che le misure preventive adottate per la Covid-19 sono efficaci contro il vaiolo delle scimmie».

Questa patologia comunque causa solitamente sintomi lievi come eruzioni cutanee, febbre e pustole. E Carlo La Vecchia, epidemiologo dell'università Statale di Milano, rassicura: «Il monkeypox non è un virus nuovo ma è un patogeno noto di cui conosciamo la malattia: fastidiosa, ma relativamente moderata». A livello di sintomi, si tratta in pratica di «una sindrome influenzale con dolori, mal di testa, un rush che parte dal viso e poi si estende al corpo».

Un quadro che «dura 2-3 settimane» e tende ad autolimitarsi.

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