Valanga Le Pen Per la sinistra uno schiaffo storico

Al primo turno il Front National sfiora il 30%: prima forza e avanti in 6 regioni. La nipote supera la zia

Inanella il secondo risultato storico di fila dopo il primo posto conquistato alle europee dell'anno scorso. Batte destra e sinistra in almeno sei regioni su tredici, ridisegna la mappa politica di Francia, umilia i socialisti del presidente Hollande e infine sopravvive al padre Jean-Marie Le Pen nella battaglia più difficile, quella sull'eredità politica del partito, incoronando vice-regina dell'estrema destra anche la nipote Marion. Il ciclone Marine Le Pen travolge la Francia. Il Front National è largamente in testa, persino oltre le previsioni stando ai risultati non ancora definitivi del primo turno delle elezioni regionali, le prime dopo la riforma voluta dalla gauche che ha ridotto da 22 a 13 il numero delle regioni. Il Front National è primo partito e sfiora il 30% dei consensi, seguito dai Républicains di Nicolas Sarkozy al 26% e dai socialisti con il 23%. Il dato complessivo è rafforzato dalle singole vittorie dei candidati frontisti, che lasciano al centrodestra solo 4 regioni e ai socialisti appena due. Marine Le Pen vola verso la presidenza del Nord Pas de Calais con il 41%, lasciando dietro di diversi punti il candidato del centrodestra Xavier Bertrand (25%) e umiliando il socialista Pierre de Santignac (18%). Stesso copione per la nipote, Marion Maréchal Le Pen, 26 anni, unica deputata del FN all'Assemblea nazionale, che supera la zia e su Twitter ringrazia gli elettori con un «42%! Merci» per il risultato in Provenza-Alpi-Costa Azzurra. In pole position in Alsazia-Lorena anche il numero due del FN Florian Philippot, che con il 35% sul presidente uscente di centrodestra Philippe Richert (26%) ora vede più probabile l'elezione. Il terremoto Le Pen si abbatte su Nord e Sud del Paese a tre settimane dalle stragi islamiste di Parigi: il FN è in testa anche in Linguadoca-Roussillion, in Borgogna e in Centro-Valle della Loira.«Il popolo si è espresso, la Francia rialza la testa» commenta a caldo Marine, già proiettata al secondo turno, per il quale invita i francesi «a voltare le spalle a questa classe politica per ritrovare il cammino della grandeur». «Siamo noi - spiega - l'unico fronte autenticamente repubblicano perché l'unico a difendere la nazione e la sua sovranità». È la prova che Marine si candida ad alternativa di governo. Ancora prima, a leggere i risultati in maniera inequivocabile, Nicolas Sarkozy: «Il verdetto dei francesi è netto - dice il leader dei Repubblicani - È necessario comprendere l'esasperazione profonda di tutti (...). Non ascoltarla sarebbe da irresponsabili». Sarkozy esclude che ai ballottaggi nascerà un fronte anti-Le Pen: il centrodestra «non si ritirerà né si fonderà» con liste di sinistra.A finire al tappeto è il Partito socialista. Nonostante Hollande abbia giocato il ruolo di chef de guerre dopo gli attentati, cercando di scaricare sul primo ministro Manuel Valls il ruolo di calamita politica della disfatta, la débâcle registrata ieri segna la fine politica del presidente eletto nel maggio 2012. Ora Hollande ritirerà al secondo turno i candidati arrivati terzi per evitare di disperdere voti a favore del Front National. Il nuovo quadro della Francia delle regioni sarà definitivo solo il 13 dicembre: nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno e ai ballottaggi arriveranno anche i partiti che hanno incassato almeno il 10%.Dall'Italia esulta Matteo Salvini, che legge l'esito delle regionali in Francia come un buon presagio per la Lega Nord: «Grande Marine, cambia la Francia. Cambieranno anche Europa e Italia: più sicurezza e più lavoro». La leader del FN lo incoraggia poco dopo: «Gli auguro molto successo. È un uomo coraggioso e spero che otterrà il nostro stesso risultato».

Un successo «straordinario» lo definisce anche la deputata di FI, Daniela Santanché: «I francesi non si fanno prendere in giro da un'Europa che ha saputo solo piangersi addosso, spalancando le sue frontiere ai clandestini e all'Isis». Twitter: @gaiacesare

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