Boom di preferenze al Carroccio. Azzurri e Fdi triplicano i voti ma per il governatore è presto

Voti a valanga per la Lega, che in Valle d'Aosta ha ottenuto una percentuale tra il 20 ed 24 percento e grande risultato anche per il centrodestra che rispetto alle ultime elezioni, triplica i suoi voti

Boom di preferenze al Carroccio. Azzurri e Fdi triplicano i voti ma per il governatore è presto

Voti a valanga per la Lega, che in Valle d'Aosta ha ottenuto una percentuale tra il 20 ed 24 percento e grande risultato anche per il centrodestra che rispetto alle ultime elezioni, triplica i suoi voti.

A distanza si colloca Progetto civico progressista, seconda forza con una percentuale che dal 13 si spinge fino al 17 per cento: due anni fa non raggiunse il quorum per entrare in Consiglio. Può tirare un sospiro di sollievo l'Union Valdôtaine, che perde terreno ma resiste con una percentuale tra l'11 ed il 15 per cento, stabilendosi al terzo posto. Ottimo il risultato del Centro Destra VdA formato da Forza Italia e Fratelli d'Italia, tra l'8 e il 10 per cento. Vallée d'Aoste Unie tra il 7,5 e il 9,5 per cento; Alliance Valdôtaine tra il 7 e il 9 per cento.

Secondo gli exit poll sono a rischio quorum tutte le altre liste: il Movimento 5 Stelle e Per l'Autonomie sono date tra il 4 e il 6 per cento. Rinascimento VdA tra il 3,5 e il 5,5; VdA Futura e Vdalibra-Partito Animalista entrambe tra il 3 e il 5; Pays d'Aoste Souverain tra l'1 e il 3 per cento.

Non è ancora possibile dare il nome del presidente della Regione, non eletto in maniera diretta ma attraverso un sistema proporzionale con l'elezione di 35 consiglieri a turno unico. Alla lista singola, o al gruppo di liste, che abbia conseguito almeno il 42 per cento dei voti validamente espressi, è assegnato un premio di maggioranza pari a 21 seggi. Il presidente è eletto successivamente con una votazione interna al Consiglio, secondo un meccanismo di maggioranza assoluta: entra in carica chi ottiene la metà più uno dei voti.

Grazie al dato definitivo sull'affluenza è possibile ipotizzare un calcolo rispetto alla soglia di sbarramento di voti necessari per ottenere dei seggi in Consiglio regionale che dovrebbe essere intorno a 4mila voti. Sono previste due soglie di sbarramento: la prima esclude le liste che non abbiano raggiunto il quoziente minimo, dato dalla divisione tra il totale dei voti validi e il numero dei seggi da assegnare.

Per le elezioni regionali, l'affluenza sale di ben cinque punti percentuali: 70,51% contro il 65,13% del maggio 2018. Le percentuali più alte si registrano a Valgrisenche (92,64%) e Ollomont (89,29%), le più basse a Courmayeur (56,56%) Valtournenche (62,20%), Saint-Pierre (62,66%). Hanno quindi votato 72.713 cittadini, però per calcolare il quoziente minimo è necessario sottrarre le schede nulle e fino al termine dello spoglio - previsto per questa mattina, a partire dalle 8 - non è possibile avere il dato ma si può supporre che sia in linea con quello del 2018, quando le schede nulle furono 2.629.

Con la percentuale ottenuta, sono ottime le previsioni per la Lega, che per Piazza Deffeyes ha proposto i sette consiglieri uscenti in una lista di 35 consiglieri, con capolista l'ex presidente della Regione Nicoletta Spelgatti - avvocato di 49 anni - che potrà riprendere il lavoro da dove lo ha interrotto. Alle elezioni regionali di due anni fa, aveva ottenuto 2.745 voti di preferenza, risultando la seconda più votata in Valle d'Aosta.

Alla sua prima legislatura in Consiglio Valle, è stata la prima donna nella storia valdostana ad aver ricoperto il ruolo di Presidente della Regione dal 27 giugno al 10 dicembre 2018. Poi sfiduciata a favore dell'autonomista Antonio Fosson, anche lui decaduto perché indagato per voto di scambio. Da qui la necessita di tornare alle urne.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica