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Vertice per chiudere Mare nostrum

Vertice per chiudere Mare nostrum

L'Italia, per bocca del ministro dell'Interno Angelino Alfano chiede aiuto per la gestione dell'emergenza immigrati e l'Europa, finalmente, risponde. Almeno così sembra. Da quanto trapela infatti si stringersi i tempi per la creazione di Frontex Plus, la formula scelta informalmente a Bruxelles per indicare il rafforzamento dell'intervento Ue in tema di immigrazione. Tante le ipotesi di riforma sul tavolo, da nuove forme di finanziamento a un cambio delle tipologie d'intervento, che saranno al centro, già oggi a Roma, di una riunione tecnica tra gli esperti del Viminale e i rappresentanti della Commissione Ue e della stessa agenzia Frontex. Riunione che precederà l'incontro in programma domani a Bruxelles tra lo stesso Alfano la commissaria agli Affari interni della Ue Cecilia Malmstroem. L'obiettivo, fanno sapere da Bruxelles è «identificare le modalità con cui meglio assistere l'Italia», gravata pressoché totalmente di tutti gli oneri legati all'accoglienza delle migliaia di immigrati che sbarcano sulle nostre coste.

Al tavolo odierno parteciperà per l'Italia il direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto, che recentemente ha insistito sulla necessità di una « exit strategy da Mare Nostrum» che, stando ai dati, ha fatto aumentare a dismisura gli sbarchi sulle coste italiane e costa al nostro Paese ben 9,5 milioni al mese solo per il pattugliamento.

I punti da chiarire sul tavolo restano comunque molti e tutt'altro che di semplice soluzione.

Agli appelli rivolti dall'Italia all'Europa perché l'emergenza non sia soltanto un problema del nostro Paese, più volte Bruxelles ha ribadito che Frontex è una piccola agenzia che non ha risorse né mezzi e non è in grado di sostituirsi da sola a Mare Nostrum. MBas

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