C'è qualcuno che si sta battendo contro la nomina di Paolo Gentiloni a commissario europeo agli Affari economici. Quel qualcuno sarebbero i Paesi del Nord Europa, più rigorosi in materia economica e che non gradirebbero il dem alla poltrona che fu di Pierre Moscovici.
Il presidente del Partito Democratico è l'uomo forte (forse, però, non così forte) in Ue del governo giallo-rosso: è un profilo amico, che piace – e molto – agli alti papaveri di Bruxelles e Strasburgo. Ecco, proprio nella giornata di oggi l'esponente Pd ha incontrato nella capitale del Belgio la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
I due si sono parlati per un'ora nel palazzo Charlemagne, un colloquio fitto fitto in cui i due – stando a quanti riportano fonti europee – hanno parlato in un "clima di grande amicizia". Al termine della faccia a faccia, l'ex premier ha incontrato anche personale del team di transizione.
Bene, negli ultimi giorni sembrava che Gentiloni fosse a un passo dal ricoprire un incarico di primo-primissimo piano nell'Europarlamento, ottenendo gli Affari Economici, ereditandoli dal francese Moscovici. Ma vi sarebbero, appunto, alcune criticità: il blocco rigorista del Nord storce il naso di fronte alla possibilità che un ruolo così importante sia giocato da uno Stato membro, l'Italia, ad alto debito pubblico.
Ed ecco allora che il dem potrebbe finire da un'altra parte. Dove? Il Financial Times fa la sua previsione, forte di fonti Ue: Paolo Gentiloni andrà alla Concorrenza, dove raccoglierebbe il testimone della danese Margrethe Vestager. Non dovesse essere nemmeno la Concorrenza, probabile il Commercio.
Di sicuro, comunque, dicasteri meno prestigiosi e decisivi rispetto agli Affari europei. Così fosse, il governo rossogiallo ingoierà il boccone.In ogni caso, basterà pazientare giusto qualche giorno. Settimana prossima si saprà tutto: Ursula Von der Leyen, infatti, scioglierà la riserva martedì.
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