Undici bambini morti e 17 nati con patologie ai polmoni: sono questi i risultati della somministrazione di Viagra a 93 donne incinte nei Paesi Bassi. Il test, condotto nell'ambito di una ricerca universitaria, voleva valutare se la pillola blu, generalmente usata per la disfunzione erettile maschile, fosse in grado di rafforzare la placenta deformata e favorire la crescita dei piccoli.
L'esperimento, realizzato in dieci ospedali del Paese, è stato interrotto la scorsa settimana quando un comitato indipendente che sovrintendeva la ricerca ha scoperto che più bambini del previsto erano nati con problemi polmonari. Si teme che il farmaco abbia causato l'ipertensione nei polmoni dei bimbi e, di conseguenza, carenza di ossigeno. Oltre agli undici bambini già morti e ai 17 che hanno sviluppato problemi respiratori, ci sono tra le 10 e le 15 donne in attesa di scoprire se il loro bambino sia tra quelli che hanno riportato effetti negativi. La ricerca, infatti, è iniziata nel 2015 e avrebbe dovuto proseguire fino al 2020, con la partecipazione di 350 pazienti.
In un'intervista al quotidiano olandese De Volkskrant, il direttore del test, il ginecologo Wessel Ganzevoort, si è detto «scioccato» dai risultati. «Volevamo dimostrare che questo fosse un modo efficace per promuovere la crescita del bambino, ma è successo il contrario.
L'ultima cosa che vuoi è danneggiare i pazienti - ha dichiarato il medico -. Abbiamo già informato i ricercatori canadesi che stanno conducendo uno studio simile, e che hanno temporaneamente interrotto la sperimentazione».
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